MACERATA - Nella tarda serata del 10 ottobre scorso, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico è intervenuto in Via Pancalducci, dove tramite 112 NUE era stata segnalata una lite tra gli occupanti di due autocarri.

Sul posto i poliziotti rintracciavano soltanto i passeggeri di uno dei veicoli, identificati per tre cittadini moldavi di 29,34 e 37 anni, tutti operatori edili, i quali riferivano che poco prima, nel percorrere Viale Don Bosco, erano stati tamponati da un altro autocarro che, dopo averli superati, all’altezza di Via Severini arrestavano la marcia ponendosi di traverso sulla carreggiata impedendo loro di proseguire la marcia.

Data la lieve entità dell’urto, continuavano la marcia fino alla via Pancalducci, dove all’altezza dell’incrocio con via Severini, venivano bloccati dall’altro mezzo, che nel frattempo aveva effettuato un sorpasso per poi arrestare la marcia in posizione obliqua lungo la corsia impegnata dal loro autocarro. Subito dopo dal mezzo che li aveva sorpassati erano scesi dei soggetti dai quali venivano aggrediti. Inoltre, gli stessi danneggiavano l’autocarro dei tre moldavi colpendolo con attrezzi da lavoro edile.

Gli aggressori, non presenti all’arrivo della pattuglia, venivano successivamente rintracciati presso una struttura ricettiva di Macerata dove avevano preso alloggio.

Tra questi risultava essere presente anche colui che aveva formulato una richiesta al numero di emergenza, un 35enne residente in Emilia Romagna il quale, durante la chiamata al 112 NUE aveva comunicato, che si sarebbe portato presso la predetta struttura ricettiva in attesa delle Forze dell’Ordine al fine di sottrarsi all’aggressione da parte dei tre occupanti di un mezzo con cui era venuto a lite.

Al momento del controllo il 35enne si trovava in compagnia di altri cinque colleghi, tutti italiani, i quali, trovandosi a bordo dello stesso mezzo, confermavano la versione del loro collega che era alla guida del mezzo.

In sostanza questi ultimi riferivano di essere venuti a lite con gli occupanti dell’altro mezzo per una mancata precedenza.

Dall’episodio nasceva quindi un diverbio con gli altri occupanti i quali arrestavano il proprio mezzo e dopo essere scesi davano vita ad una rissa durante la quale i contendenti si picchiavano anche con l’utilizzo di strumenti da lavoro.

Nella circostanza tre di loro riportavano lesioni con prognosi compresa tra 3 e 30 giorni.

Gli immediati accertamenti effettuati, anche attraverso l’acquisizione di informazioni acquisite da testimoni hanno consentito di individuare gli autori della rissa.

Pertanto, tutti e 9 i soggetti convolti, alcuni di loro gravati da precedenti di Polizia per reati inerenti gli stupefacenti e porto d’armi abusivo, sono stati deferiti all’A.G. per i reati di rissa e danneggiamento. Uno di questi, è stato deferito all’A.G. anche per il reato di lesioni.