MACERATA - Tra i principali risultati, la programmazione di dialoghi periodici tra i rettori italiani e cinesi tramite la Crui e la partecipazione attiva dell’Ateneo maceratese.
Un’opportunità strategica per consolidare e ampliare i legami dell’Università di Macerata con il mondo accademico cinese: è questo uno dei risultati della visita istituzionale del rettore John McCourt, al seguito della delegazione che accompagna in questi giorni il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Cina.

Gli incontri hanno permesso di generare contatti con università locali, molte delle quali hanno espresso un forte interesse a siglare accordi con UniMc, l'ateneo della città natale di Matteo Ricci, simbolo del dialogo interculturale tra Italia e Cina.WhatsApp Image 2024 11 09 at 11.44.58

Uno dei principali risultati di queste giornate è la programmazione di un Forum dei Rettori italiani e cinesi per il 2025 e di dialoghi periodici tramite la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Crui, a cui l’Università di Macerata parteciperà con entusiasmo.

Sono stati, inoltre, firmati un Programma Esecutivo di collaborazione culturale tra Italia e Cina per il periodo 2024-2028 e un Protocollo di Intesa tra il Ministero dell'Università e della Ricerca italiano e il Ministero dell'Istruzione cinese, che prevede un meccanismo di consultazione periodica tra le due nazioni per sviluppare sinergie accademiche e culturali.

Oggi il rettore McCourt ha partecipato al dialogo fra i rettori delle Università cinesi e italiane, seguito dalla lectio magistralis del Presidente Mattarella. "Un confronto e uno scambio utilissimi di conoscenze fondamentali – a parere del rettore - per rinforzare e creare nuove sinergie in aree strategiche, partendo dall'innovazione tecnologica e dalla didattica innovativa nel senso più ampio. L'internazionalizzazione è uno dei punti di forza dell'Ateneo maceratese, che già vanta significative collaborazioni con la Cina. Ci impegniamo a rafforzare questi legami in campi come gli insegnamenti delle lingue, l'archeologia, la giurisprudenza, i beni culturali, il data science".

Durante il suo intervento, il rettore ha evidenziato, appunto, la spinta all'internazionalizzazione dell'Ateneo, alimentata dall'ingresso nell'Alleanza europea Erua, e le attenzioni da sempre rivolte agli studi, alle ricerche e alle relazioni accademiche con la Cina attraverso l'Istituto Confucio, uno dei due soli in Italia riconosciuto come Modello, il China Center e importanti collaborazioni con prestigiosi atenei come le Università di Zhaoqing, degli Studi Esteri del Guangdong, di Economia e commercio internazionali di Shanghai, di Scienze Politiche e Giurisprudenza sempre di Shanghai, la San Giuseppe di Macao, e l’Università Agraria di Henan.