ANCONA - Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ancona ha sequestrato un edificio industriale di 3.000 mq, utilizzato da una società attiva nel settore della cantieristica navale, dopo aver scoperto al suo interno una vasta discarica abusiva.

Durante il controllo, eseguito dalla Compagnia di Falconara Marittima, è emerso che circa metà del capannone era occupata da rifiuti, alcuni dei quali pericolosi. Inoltre, sul soffitto sono state trovate tegole in amianto in pessimo stato di conservazione, frantumate e divelte.

All'interno del sito erano presenti due dipendenti che stavano lavorando in un ambiente ritenuto altamente insalubre e bisognoso di urgenti interventi di bonifica e messa in sicurezza. A causa del grave stato di abbandono e degrado dell’area, i militari hanno proceduto al sequestro preventivo del capannone, con l’obiettivo di evitare ulteriori rischi per la salute dei lavoratori e prevenire una potenziale contaminazione da fibre di amianto.

Le verifiche sul posto sono state condotte con la collaborazione dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche e dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona, che hanno campionato e classificato i rifiuti, compreso l'amianto, rilevato anche sul suolo.

A seguito delle indagini, il legale rappresentante della società è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Ancona per violazioni in materia ambientale e per non aver rispettato le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

L'operazione sottolinea l’impegno della Guardia di Finanza nel garantire la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, assicurando che ogni impresa rispetti le norme vigenti. Inoltre, l’intervento dimostra la volontà di combattere gli illeciti ambientali, che costituiscono una pratica di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti che rispettano le procedure legali di smaltimento dei rifiuti.