CIVITANOVA - Nella mattinata di sabato 2 novembre, gli agenti delle Volanti del Commissariato della Polizia di Stato e della Polizia Locale di Civitanova Marche, hanno tratto in arresto una donna, in quanto resasi autrice dei reati di aggressione con lesioni a personale sanitario, danneggiamento, nonché per resistenza, violenza, oltraggio a pubblici ufficiali.

Nello specifico, gli operatori sono intervenuti nella zona centrale della città rivierasca per una lite fra due donne iniziata nelle adiacenze di un BAR. Giunti sul posto, durante le procedure di identificazione dei soggetti presenti, due ragazze, in evidente stato di alterazione alcolica, manifestavano una propensione alla lite, poiché pronunciavano frasi sconnesse, inveivano contro il personale in divisa alla richiesta delle loro generalità e tentavano inoltre di sottrarsi al controllo di polizia. L’azione di una delle ragazze si traduceva in un’aggressione fisica, poichè la stessa cominciava a spintonare violentemente con calci e pugni gli agenti fino a sputargli in volto, mentre questi tentavano invano di calmarla.

Con non poca fatica, gli operatori riuscivano a contenere l’azione violenta della ragazza finanche ad utilizzare i dispositivi di sicurezza e entrambe le donne venivano condotte presso il Commissariato di polizia per gli accertamenti di rito. In quella sede, una delle due continuava ad essere poco collaborativa scalciando contro i mezzi di polizia e aggredendo nuovamente gli agenti con schiaffi e spintoni. Veniva quindi richiesto ausilio di un’ambulanza che trasportava la giovane in ospedale.

In quella sede, la donna tentava di darsi alla fuga, cominciando a colpire i sanitari intervenuti con pugni e calci, danneggiando altresì dei mobili contenenti farmaci e mordendo uno dei medici. La sua condotta provocava lesioni sia a personale di polizia che sanitario, con prognosi alle persone offese dai 3 ai 10 giorni. Viste l’aggressività e pericolosità della giovane ragazza la stessa veniva tratta in arresto, mentre l’altra veniva denunciata per resistenza e oltraggio a p.u. ed entrambe venivano sanzionate amministrativamente per ubriachezza.

Si tratta di due donne, italiane ventenni, residenti fuori provincia, entrambe con precedenti per reati della stessa specie.

Dell’attività veniva informato il PM di turno della locale Procura della Repubblica, che disponeva il trattenimento dell’arrestata presso le camere di sicurezza, a disposizione dell’A.G. Nei confronti delle donne sono in corso ulteriori accertamenti in merito all’adozione di eventuali provvedimenti amministrativi da parte del Questore di Macerata in virtù delle condotte poste in essere, posto che non sarebbero nuove a questo genere di episodi, e per questo già note alle forze dell’ordine. I fatti commessi rappresentano infatti una condotta particolarmente grave anche alla luce della nuova normativa a tutela degli esercenti delle professioni sanitarie. Prima di oggi infatti, non si erano ancora verificati episodi analoghi a danno di medici, tuttavia l’intervento delle forze dell’ordine ha evitato il peggio.

Questa mattina presso il Tribunale di Macerata si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto della donna arrestata che è stata condannata alla pena di un anno e dieci mesi di reclusione con la sospenzione condizionale della pena. Inoltre, alla donna tratta in arresto è stato notificato il provvedimento del DACUR emesso dal Questore con divieto di frequentare tutti i locali pubblici della provincia di Macerata per un anno, mentre l’altra, denunciat in stato di libertà, è stata rimpatriata con foglio di via obbligatorio con divieto di reintrare nel Comune di Civitanova Marche per tre anni.