OSIMO - Dal 29 ottobre al 13 dicembre l’innovativo itinerario di teatro pedagogico per ogni ordine di istruzione. Specchi sonori presenta, alla Sala Dad Art di Osimo, spettacoli, laboratori, viaggi multimediali, fiabe di scena per bambini e ragazzi

“Sulla scia di una programmazione “interrotta” ma che è stata in grado di aggiudicarsi più volte bandi regionali e nazionali importanti, riparte con entusiasmo la nostra missione principale: educare ai linguaggi dello spettacolo docenti, ragazzi e bimbi del territorio marchigiano.” Lo affermano gli artisti Claudio Rovagna e Marianna De Leoni dell’Associazione Specchi Sonori, maestri dell’ideazione di percorsi d’educazione teatrale ed inventori, ad Osimo, de “La Scena dei Piccoli e dei Ragazzi” una delle migliori rassegne italiane di drammaturgia per le istituzioni formative e scolastiche.

Dal 29 ottobre esordisce la nuova proposta di SpecchiSonori intitolata “Teatro Scuola d’autunno. Le stagioni dell’immaginario” e di scena alla Sala Dad Art in via Castelfidardo 6. Osimo. Il primo appuntamento per le classi delle primarie è alle ore 9 del mattino con Taro Kiss, un’avventura onirica e densa di stupore, una favola sorta dall’ingegno del Gruppo Teatrale SoraButai. Sora, cielo - Butai, palcoscenico. Due estremità, due punti cardinali da cui orizzontare la costruzione di un teatro di figura avvolgente e suggestivo, nato dall’evocativo patrimonio della tradizione fiabesca giapponese, in un racconto di burattini, muppets, saporito artigianato di scena e sonorità da sogno avvincente e gustoso.

Il secondo appuntamento, martedì 12 novembre, è Colo-riamo!, laboratorio e spettacolo a cura di Specchi Sonori, viaggio multimediale nel tono musicale dei colori, con composizioni originali di Claudio Rovagna e voce di Michela Casamassima, il lavoro è un innovativo percorso d’educazione all’immagine rivolto ad alunni e docenti del primo ciclo di studi. Venerdì 29 novembre, dalle 9 alle 10:30, sarà la volta della proposta diretta alle scuole secondarie con il laboratorio spettacolo La commedia dell’Arte diretto dalla compagnia bresciana Filo di Rame. Il 2 dicembre, (dalle ore 9) per i bimbi della scuola dell’infanzia, il Teatro Sociale di Como metterà in scena Chicco, una sorta di lunga ninna nanna che cerca con dolcezza di raccontare l’evoluzione di un seme come tenera metafora del crescere dei bambini medesimi. Venerdì 6 dicembre, (dalle 9 alle 10:30) il laboratorio-spettacolo con gli studenti del Corridoni Campana Io-Ifigenia, definirà un’interessante scrittura scenica collettiva del celebre mito, sulla scia di Euripide, Racine, Goethe.

Venerdì 13 dicembre, il dramma onirico in forma contemporanea “Marionette che passione” ispirato al testo omonimo di Rosso di San Secondo per le scuole superiori contempererà immaginazione e realismo con un uso sapiente di un’istruttiva virtualità in scena.

L’intera serie di teatro-scuola è il frutto di una straordinaria progettazione culturale disegnata sulla collaborazione con istituzioni scolastiche e contrassegnata dall’originale connubio tra apprendimento ed espressione artistica, tra educazione alla complessità del reale e sviluppo delle facoltà critiche ed immaginative di bambini e ragazzi. L’esperienza collettiva di arti e azioni sceniche consente di sperimentare il per-formativo come fattore di crescita rivolto ad ogni età e a ciascun ordine di scuola, dalle traiettorie narrative tracciate per l’infanzia, alla selezione o realizzazione di spettacoli laboratorio destinati ai cicli primari e secondari. Sono itinerari che abituano i più giovani a costruire consapevolezze con la materia proteiforme della fantasia, perché è “dal vivo”, ricorda Garcia Lorca, che la conoscenza esce da un libro al fine di farsi davvero umana.