TOLENTINO - L’Associazione Nuova Salvambiente desidera esprimere profonda preoccupazione riguardo alla recente identificazione di Tolentino tra i potenziali siti per un termovalorizzatore regionale. È importante sottolineare che si tratta in realtà di un inceneritore, un termine che in Italia viene spesso mascherato.

Le modifiche al piano regionale per i rifiuti mirano alla creazione dell’Ato unica con la costruzione di un inceneritore, visto come soluzione alla mancanza di capacità di recupero, che avrebbe Tolentino come principale candidato,secondo i criteri di baricentricità del luogo e di collegamento viario.TERMOSTOoE

L’Associazione Nuova Salvambiente lancia un appello urgente alle comunità di Macerata, di Tolentino, a quelle dei Comuni limitrofi e alle istituzioni competenti per opporsi alla costruzione di un inceneritore,che avrebbe conseguenze devastanti sulla salute dei cittadini e sull'ambiente.

Come evidenziato da uno studio commissionato in data 19/02/2016 dai Comuni limitrofi al COSMARI ed elaborato dagli Enti preposti dal titolo “Valutazione epidemiologica riguardante i residenti nelle aree circostanti l’impianto di trattamento dei rifiuti solidi urbani del COSMARI”, sono stati rilevati alcuni picchi, in particolare per le malattie cardiovascolari, e si è constatato come la residenza prolungata nelle aree in studio potrebbe spiegare l’incremento di rischio rilevato in termini di ricoveri ospedalieri per le malattie respiratorie acute e per i decessi per «tutte le cause».

Un inceneritore, inoltre, creerebbe un danno significativo all'economia locale, agli investimenti nel settore turistico, causerebbe la svalutazione degli immobili e, oltretutto, come potrebbe conciliarsi con la futura realizzazione di un nuovo polo ospedaliero provinciale a pochissima distanza? Sarebbe di fatto una regressione di 40 anni e un epilogo indegno a 20 anni di raccolta differenziata.

È cruciale ricordare che la materia non può essere distrutta, ma solo trasformata. L’inceneritore genererebbe sostanze tossiche che si disperderebbero inevitabilmente nell’ambiente, creando una triplice discarica di aria, suolo e acqua. Esistono alternative più sostenibili per la gestione dei rifiuti, come la riduzione alla fonte, il riciclo e il compostaggio.
A tale scopo, la nostra Associazione,lo scorso aprile, ha tenuto un’assemblea pubblica per illustrare il progetto del digestore alla popolazione, a cui è intervenuto il Dott. Gianni Tamino, Professore Emerito di Biologia e Fondamenti di Diritto Ambientale dell’Università di Padova, che ha spiegato i danni alla salute dei processi di combustione a fronte di un cospicuo consumo di energia e di acqua.

Le uniche fonti di energia pulita sono quelle che non usano la combustione, come l’energia solare, la terra, l’acqua e l’aria, le quali permettono di realizzare un’economia circolare, mentre l’incenerimento prevede l’insostenibile sfruttamento delle risorse naturali all’interno di un modello ”usa e getta”. Nuova Salvambiente è fermamente contraria a questa visione di sfruttamento del territorio e sostiene dunque con forza l'adozione di un modello circolare, in cui ogni risorsa venga recuperata e valorizzata.

È tempo di agire e di opporci a politiche che non affrontano le sfide legate ai rifiuti in modo efficace. Questa è una responsabilità che dobbiamo ai nostri concittadini e alle generazioni future e che dobbiamo pretendere dalle amministrazioni comunali interessate.

Attiviamoci tutti in questa battaglia, partecipiamo alle iniziative che possano ostacolare questo progetto : a tale scopo la nostra Associazione sta organizzando a breve un altro importante incontro aperto alla comunità, perché la popolazione deve essere consapevole dei rischi a cui potrebbe essere esposta, ed è fondamentale l’azione congiunta di tutti.
Insieme possiamo costruire un futuro più sostenibile per la nostra comunità.