ANCONA - Il Ministero della Salute ha confermato la correttezza delle misure adottate dai Comuni e dalla Regione sui casi di Dengue rilevati. La valutazione è stata espressa durante una videoconferenza tenutasi nelle scorse ore, a cui hanno partecipato anche rappresentanti dell'Istituto Superiore di Sanità. Per il livello regionale hanno partecipato il Direttore del Dipartimento di Prevenzione della Azienda Sanitaria Territoriale (AST) di Pesaro-Urbino, i dirigenti dei Settori competenti dell’Agenzia Regionale Sanitaria (ARS) Marche ed alcuni rappresentanti del Gruppo Operativo Regionale per le Emergenze Sanitarie.
Sono 36 ad oggi i casi di Dengue confermati nelle Marche: 34 a Fano, 1 a Cartoceto ed 1 a San Costanzo, per lo più ritenuti autoctoni. In un caso era presente storia di viaggio all’estero in Paese endemico, ma la tempistica dei sintomi orienta più su un caso di origine autoctona.
Dieci pazienti sono stati ricoverati: nessuno è in gravi condizioni. Attualmente non si segnalano nuovi casi ma sono stati sottoposti a test altri 29 soggetti segnalati dai Medici di Medicina Generale con sintomi compatibili, che sono guariti o in fase di guarigione. La conferma dell’infezione sarà disponibile entro pochi giorni.
La zona coinvolta comprende due quartieri di Fano, ma la disinfestazione viene eseguita su tutto il territorio cittadino. Sono stati effettuati già due interventi con sette mezzi di ditte diverse ed il terzo intervento, tempo permettendo, verrà effettuato nelle prossime ore. Come da prassi, a San Costanzo l’intervento è stato effettuato nel raggio di 200 metri dall’abitazione del caso. Nei giorni scorsi sono state istallate nella zona trappole per zanzare, ma sono stati catturati pochi esemplari e nessuno positivo per Dengue.
Il Dipartimento di Prevenzione della AST di Pesaro Urbino ha fornito tutte le indicazioni necessarie per il contenimento del focolaio e i comportamenti da seguire, anche attraverso la pubblicazione sul sito del Comune. Va ricordato che il contagio non si trasmette da persona a persona ma solo attraverso la puntura della zanzara tigre.
I casi con sintomi sospetti di infezione devono essere confermati con un test specifico di laboratorio (ricerca del virus) che richiede qualche giorno. Successivamente alla conferma del laboratorio, si procede con la disinfestazione nell’area della residenza del soggetto infetto confermato, se risulta al di fuori alle aree già sottoposte a disinfestazione. Nei prossimi giorni verranno organizzate videoconferenze periodiche con il Ministero della Salute con cadenza stabilita dal Ministero stesso.