CINGOLI - Venerdì 6 settembre, alle ore 22, i Carabinieri della Stazione di Cingoli hanno tratto in arresto in flagranza di reato una donna di nazionalità cubana, C.M.G. di 33 anni, disoccupata e incensurata residente a Firenze ma di fatto domiciliata ad Ancona. L’ipotesi di reato contestata è la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La sera di venerdì scorso, alle ore 19.40 circa, una pattuglia della Stazione di Cingoli nel corso di un apposito servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha individuato in quel centro cittadino un’autovettura Volkswagen Golf condotta da una donna che procedeva con un’andatura incerta fermandosi di tanto in tanto al lato della strada come se cercasse un punto di riferimento o qualcuno da incontrare.

La conducente appena accortasi della presenza dei Carabinieri è ripartita frettolosamente evidenziando sgomento. I militari hanno immediatamente seguito l’auto intimando l’alt alla conducente che è apparsa subito agitata e, una volta identificata, non è stata in grado di riferire i motivi per cui si trovasse nel territorio di Cingoli.

Il comportamento anomalo della donna ha indotto gli operatori ad approfondire ancora di più gli accertamenti, quindi è stata svolta una perquisizione del mezzo che ha permesso di rinvenire celati sotto la tappezzeria del pavimento dell’auto, n. 3 (tre) involucri di cellophane contenenti, sottovuoto, altrettanti pezzi per un peso complessivo di grammi 255 di sostanza stupefacente del tipo cocaina.

Successivamente i carabinieri hanno scoperto che l’abitacolo interno dell’autovettura era stato appositamente modificato con la realizzazione di un doppiofondo, adoperato molto probabilmente per il trasporto di droga. La conseguente perquisizione presso il domicilio della donna ha dato esito negativo.

Al termine delle operazioni i Carabinieri, oltre al quantitativo di cocaina, hanno sottoposto a sequestro preventivo il veicolo di proprietà di un terzo soggetto ignaro di tutto.

I Carabinieri hanno avvisato dell’arresto il Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata che ha disposto la custodia cautelare in carcere in attesa della fissazione dell'udienza di convalida.

Dopo le formalità di rito la donna arrestata è stata condotta alla casa Circondariale di Pesaro a disposizione dell'A.G. inquirente.

Nella mattinata odierna si è svolta l’udienza di convalida da parte del G.I.P. del Tribunale di Macerata che ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.