MACERATA - I poliziotti della “Volante” sono intervenuti ieri sera verso le ore 23.30 in questa Via Roma angolo Via Ettore Ricci dove era stata segnalata una persona distesa a terra.
All’arrivo degli agenti, sul posto era già presente il personale paramedico del 118 che stava soccorrendo un giovane straniero in stato di ebrezza che si mostrava subito ostile ed aggressivo offendendo sia il personale sanitario sia i poliziotti dichiarando peraltro un falso domicilio a Macerata. Per questo motivo il soggetto veniva accompagnato in Questura per la sua identificazione, innescando la sua violenta reazione del soggetto che, nel tentativo di allontanarsi, causava delle lesioni ad un agente. Al termine degli accertamenti, il giovane è stato identificato per un 29enne di origine peruviana residente fuori provincia, in regola con il permesso di soggiorno in Italia gravato da svariati precedenti di polizia per furto, oltraggio a Pubblico Ufficiale e guida in stato di ebrezza. Lo stesso risulta altresì colpito da un Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Civitanova Marche. Per quanto sopra l’uomo è stato denunciato in stato di libertà per i reati di violenza e minaccia a P.U., lesioni personali, oltraggio a P.U., rifiuto di fornire la propria identità e per rifiuto di esibire il passaporto o il permesso di soggiorno.
Nella serata di ieri, a Civitanova Marche sono stati effettuati servizi straordinari di controllo del territorio finalizzati al contrasto dei reati di criminalità diffusa, disposti dal Questore della Provincia di Macerata.
Nell’ambito dell’attività è stato impiegato personale della Polizia di Stato della Questura di Macerata e del Commissariato di P.S. di Civitanova Marche, sia in uniforme che in borghese, dell’Arma dei Carabinieri, del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia e del Reparto Cinofili antidroga della Questura di Ancona. I controlli di polizia sono stati effettuati nelle aree più a rischio e di maggiore aggregazione, caratterizzate da fenomeni di illiceità e degrado urbano, che creano allarme sociale con possibili ripercussioni nell’ambito dell’ordine e sicurezza pubblica. L’attività si è svolta mediante l’attuazione di numerosi posti di controllo, l’identificazione di persone, finalizzata, altresì, al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, con il controllo della posizione amministrativa degli stranieri controllati inerente il soggiorno in Italia.
Sono stati effettuati controlli a tre esercizi commerciali nei confronti di uno dei quali è stata elevata una sanzione amministrativa. E’ stato altresì identificato un cittadino extracomunitario che è stato deferito all’A.G. in relazione alla sua posizione di irregolare sul territorio nazionale. Lo stesso è stato successivamente affidato all’Ufficio immigrazione per l’avvio dell’iter finalizzato all’espulsione dall’Italia. Nel corso dell’attività è stata rintracciata una cittadina nigeriana alla quale è stato notificato un provvedimento di ammonimento emesso dalla Questura di Fermo.
Sempre nell’ambito dell’attività svolta nel Comune di Civitanova Marche, 2 le donne che erano state identificate e deferite all’Autorità Giudiziaria del personale del Commissariato di P.S. di Civitanova Marche a metà agosto, per aver aggredito una loro connazionale, all’interno di locale sul lungomare della città rivierasca. I fatti risalgono alla notte del 9 agosto quando due cittadine marocchine, una cinquantenne ed una trentenne, avevano aggredito una loro connazionale di 40 anni circa, per vecchie questioni personali, cagionandole ferite al naso e al torace con una prognosi di 30 giorni.
In seguito all’attività istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura, nei confronti delle due donne denunciate per lesioni, sono stati emessi dal Questore di Macerata due DACUR - divieto di accesso e stazionamento nei pressi del locale pubblico ove era avvenuta la violenta lite e di tutti quelli vicini del lungomare Piermanni, per un anno.
Sono 9 di DACUR emessi dal luglio ad oggi - 31 dall’inizio dell’anno e che sono stati emessi nei confronti di altrettante persone a cui, in considerazione dei precedenti penali e di polizia, è stato interdetto, per periodi che possono arrivare anche a tre anni, nei casi più gravi, l’accesso, così pure lo stazionamento nei pressi, dei locali ove si erano resi protagonisti di aggressioni o risse.