MACERATA - Ieri pomeriggio, il cuore di Macerata ha pulsato all'unisono con gioia e entusiasmo per la riapertura del Parco di Villa Cozza. Un evento straordinario che ha riunito una variegata folla di persone: i residenti della Casa di Riposo ed i loro familiari, cittadini di tutte le età, giovani famiglie con bambini che finalmente giocavano allegri tra i vialetti, ragazzi e ragazze, autorità locali e il personale dell'IRCR Macerata.

L'atmosfera era carica di emozione mentre l'Orchestra di Fiati "Insieme per gli altri" – diretta dal M° Daniele Cecconi - ha incantato il pubblico con esecuzioni musicali bellissime che hanno abbracciato l'anima del Parco.

Il concerto è iniziato con la toccante interpretazione di "The House of the Rising Sun", un brano che ha risuonato con significato profondo, calzando a pennello all’occasione, come ha sottolineato Fabrizio Tiberi che ha guidato magistralmente il pomeriggio musicale.

Al termine dello spettacolo, un'esplosione di applausi ha accolto la performance, seguita da molte richieste di bis da parte del pubblico.

Il Presidente IRCR Macerata Amedeo Gravina ha aperto le celebrazioni rivolgendo parole di benvenuto ai presenti "Siamo lietissimi di avervi qui con noi in questo giorno che coniuga la nostra tradizionale Festa di Primavera con la riapertura di questo spazio verde che finalmente è di nuovo a disposizione di tutti. Stiamo lavorando per renderlo sempre più accogliente e bello, purtroppo abbiamo perso il Cipresso del Guadalupe ma dai suoi resti - come avete potuto vedere - sta nascendo qualcosa di unico. Venite al Parco ed abbiatene cura come se fosse vostro, questi alberi antichi meritano rispetto, oltre quello che si deve a chi abita a Villa Cozza".

Anche il Sindaco Sandro Parcaroli ha sottolineato l'impegno continuo di IRCR Macerata per migliorare e valorizzare questo luogo, ribadendo il supporto del Comune di Macerata al lavoro dell’Ente e richiamando l’attenzione sul rispetto del Parco.

Dalle ceneri del maestoso Cipresso Del Guadalupe sta sorgendo qualcosa di straordinario: il prezioso contributo di Andrea Gandini è stato fondamentale in questo processo di rinascita. Fin dalla giovane età di 17 anni, Gandini si è dedicato all'arte pubblica, trovando ispirazione nella natura e nella storia. La sua scultura, che dà nuova vita al Cipresso abbattuto, è un tributo alla memoria degli alberi e alla bellezza intrinseca della città di Macerata. Utilizzando la tecnica seicentesca della "falsa veduta", ha creato una prospettiva incantevole della città ai piedi del tronco, trasformando il vecchio albero in un'opera d'arte senza tempo.

In occasione della festa è stato riaperto lo storico bar nella Torretta, di fatto è in corso un progetto per la sua riapertura definitiva, un particolare che promette di migliorare notevolmente la fruizione del Parco, rendendola ancora più piacevole, soprattutto durante i mesi estivi.