MACERATA - Dalle 9.30 alle 12.30 l'incontro, per il quale vengono riconosciuti 3 crediti formativi dall'OdG, che prende il titolo da una frase del discorso di Papa Francesco all'Ucsi (l'Unione cattolica della Stampa Italiana) lo scorso 23 settembre.

L'incontro è promosso da Ucsi Marche, Ordine dei Giornalisti Marche e Diocesi di Macerata

È l'occasione propizia per ascoltare e interloquire con uno dei protagonisti della rivoluzione che coinvolge i media vaticani nel segno dell'integrazione reciproca, sfruttando tutte le opportunità aperte dal digitale, senza tuttavia deflettere dal riferimento all'ispirazione evangelica e dall'attenzione all'uomo, specie se vittima di povertà, violenza, disagio.

L'intervento di PierGiorgio Severini e la presenza del presidente dell'Ordine regionale Franco Elisei forniranno l'occasione per uno scambio sui temi e sui problemi della professione nella nostra regione.

Ore 09.15: Arrivi e saluti
Piero Chinellato, presidente Ucsi Marche
Mons. Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata
Franco Elisei, presidente OdG Marche

Ore 10.00: Essere giornalisti oggi nelle Marche
PierGiorgio Severini (Giornalista Rai, Segretario regionale Sigim)

Ore 10.30: «Giornalisti liberi di fronte all’audience» (papa Francesco all’Ucsi, 23.9.2019)
Mons. Dario Edoardo Viganò (Vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, già Prefetto del Dicastero della Comunicazione della Santa Sede)

ore 11.30 - Dibattito

ore 12.30 - Pranzo (15€)

L'intervento di PierGiorgio Severini offrirà un quadro della situazione della professione in regione, soffermandosi sulle situazioni di crisi che hanno via via ridotto gli organici delle redazioni, specie quelle dei quotidiani, e reso sempre più precario il lavoro di tanti colleghi, con le risposte che il sindacato cerca di offrire e le prospettive di evoluzione normativa a livello nazionale.

La relazione di monsignor Dario Edoardo Viganò, ancorandosi al discorso rivolto dal Papa all'Ucsi nazionale lo scorso 23 settembre, affronterà il tema della correttezza dell'informazione che vede il giornalista chiamato a «ricostruire la memoria dei fatti, a lavorare per la coesione sociale, a dire la verità ad ogni costo»; toccherà il rapporto tra committenza/proprietà e libertà del giornalista e la sua condizione di «responsabilità o di dipendenza dal potere». Una professione orientata all'«uso di parole di pace, di giustizia e di solidarietà».