Nota del Direttivo della Pepa Trasporti Pallacanestro 

La "Pepa Trasporti" Recanati disputa a Tolentino una delle migliori partite dell'anno, sfiorando la vittoria e risultando sconfitta di misura (71 a 69) solo dopo un tempo supplementare. Una prestazione confortante, registrata sul campo della seconda forza del girone, una compagine quadrata e molto forte, che unisce qualità, esperienza e potenza atletica e che merita assolutamente il posto che occupa in classifica. La gara è vissuta sul binario dell'equilibrio: una partenza forte dei ragazzi di coach Castellani (finalmente un buon primo quarto) che vanno 6 a 0 e poi 8 a 2. Reazione dei locali che chiudono il primo parziale avanti di tre. Altalena di punteggio fino all'intervallo: 32 a 30 in favore del Tolentino all'intervallo. Nella ripresa, la squadra di Agnani prova l'allungo, ottenendo anche un margine di 9 lunghezze, ma la "Pepa Trasporti" non molla e ricuce lo strappo, fino al meno quattro alla fine del terzo parziale. Nell'ultimo quarto i recanatesi sono veramente superlativi, riuscendo a impattare nel finale sul 64 pari. Si va così al supplementare, dove la "Pepa Trasporti" tenta l'allungo: ed è qui che la malasorte ci mette lo zampino, escludendo dalla contesa Andrea Mosca (ferita sanguinante in seguito ad uno scontro assolutamente fortuito con un avversario) che in quel momento stava facendo canestro da ogni parte del campo. Tolentino Pallacanestro_Recanatirisorge e fa sua la gara dopo 45 minuti tiratissimi. Purtroppo, dobbiamo registrare che il risultato finale è stato pesantemente condizionato dall'operato della coppia arbitrale, che non citeremo perchè non ci interessa accusare nessuno, ma solo esporre i fatti. E i fatti sono evidenti. Lasciamo stare i 26 falli fischiati a noi contro i 16 dei locali; e lasciamo stare pure che, in entrambe le occasioni in cui la "Pepa trasporti" ha gestito l'ultimo pallone (sia nel regolamentare che nell'overtime), la difesa aggressiva dei locali aveva probabilmente commesso fallo: questo fa parte dell'interpretazione arbitrale, opinabile ma legittima e insindacabile. Come pure è Un'interpretazione (secondo noi errata, ma altrettanto legittima) non aver dato canestro valido ai recanatesi allo scadere del terzo periodo sul tiro scagliato da Belellie viziato da un'interferenza a canestro: un giocatore di Tolentino ha infatti toccato in maniera decisa il tabellone mentre il pallone sbatteva sul ferro. D'accordo che il tiro non sarebbe mai entrato, ma questo fatto non è rilevante in caso di inteferenza a canestro, apparsa evidente ai più (anche al pubblico di casa) ma non vista dai direttori di gara. Ma non basta (e qui si esce dal campo delle ineterpretazioni): il canestro di Mosca a metà dell'overtime, segnalato da tre punti e poi convalidato da due, denota insicurezza e scarsa concentrazione; gestire l'ultima azione sul punteggio pari e non sul meno uno sarebbe stato certamente molto diverso... E per finire, il vero scandalo: un fallo tecnico sanzionato a Pieralisi per simulazione a un minuto dalla fine dell'extra-time, decisione che pesa come un macigno sul punteggio finale. Ora, non stiamo a discutere il merito della decisione: poteva essere fallo d'attacco o un non fischio e, tra l'altro, il nostro giocatore giura di essere scivolato. Ma un fallo tecnico per simulazione, senza aver avvisato prima il giocatore, e per di più fischiato in quel momento della gara, ci sembra una vera assurdità. Che dire? Probabilmente i due arbitri non si aspettavano un incontro equilibrato, vista la distanza in classifica, e hanno perso completamentela concentrazione. La società recanatese, da sempre sinonimo di fair-play, ha accettato anche questa volta l'esito della partita con serenità, tranquillizzando i propri giocatori, facendo i complimenti agli avversari (che non hanno rubato nulla) e discutendo pacatamente con il duo arbitrale. Registrriamo con piacere la disponibiltà al dialogo dimostrata dai direttori di gara, ma ci sentiamo comunque defraudati di una vittoria che, per quanto visto sul campo e per la qualità della prestazione, avremmo certamente meritato. Una vittoria che, visti i risultati dagli altri campi, avrebbe rappresentato un passo decisivo verso la griglia play-off. Poichè non è la prima volta che veniamo penalizzati quando incontriamo formazioni di alta classifica o che schierano atleti forti di grande nome, intendiamo ribadire con forza (e lo faremo anche presso gli organi federali) che qualsiasi tipo di sudditanza psicologica è inaccettabile ad ogni livello. Siamo una piccola società ma abbiamo dieci anni di impegno costante alle spalle. Siamo una neopromossa e abbiamo compiuto un grande sforzo per adeguarela nostra struttura organizzativa, manageriale ed economica alla serie superiore. Ci aspettiamo un livello arbitrale consono alla dignità del nostro lavoro. Anzi, lo vogliamo, lo pretendiamo, lo esigiamo. Perchè il sudore che versano in campo la prima e l'ultima in classifica sono esattamente uguali.