Di Giuliana Lucarini

Si è concluso per l’Artistica Recanati, con le fasi semifinali, nel meraviglioso campo di gara allestito all’interno del Palazzo del Turismo di Jesolo, il Campionato Italiano di Società di serie C1.

In una palestra con una capienza di oltre 5000 spettatori ed un par-terre attrezzato con due campi di gara completi, in un’atmosfera da grande competizione si sono presentate, un poco intimorite, le giovanissime Veronica Grandinetti, Elena Rocchetti e Valentina Sgolastra, già protagoniste di un terzo posto nel Campionato Regionale conquistato con la voglia di qualificarsi ad ogni costo a questa finale.

In supporto la compagna di squadra Marta Biagetti (questa volta riserva) e le due ginnaste più giovani Alessandra Sampaoli e Aurora Cristalli.

La lunghissima gara iniziata venerdì mattino con i primi due gironi di qualificazione ha visto  la squadra recanatese accedere al campo di gara nel penultimo girone composto da otto squadre di serie C1 e da 12 di C2 che si alternavano sulla piattaforma del corpo libero e nei due campi di gara perfettamente paralleli.

Uno spettacolo di grazia e acrobazia di oltre  300 leggerissime  libellule provenienti da circa 80 associazioni ginniche di ogni parte d’Italia da tenere col fiato sospeso in attesa che l’attenta giuria decretasse al termine dell’agone le 12 migliori squadre di C1 e C2 che domenica 5 si sarebbero contese il titolo italiano.

Partite  con l’obiettivo di confermare il posto di qualificazione, l’avventura della finale partiva al corpo libero dove la capitana Veronica Grandinetti  “stampava” con sicurezza la propria performance e terminava con un sorriso soddisfatto il proprio esercizio certa di aver infuso nelle compagne di squadra più giovani la giusta sicurezza per una buona continuazione della gara.

Purtroppo una Valentina troppo emozionata ed una Elena alla sua primissima esperienza nazionale, concludevano la  prova commettendo errori inaspettati ponendo così il prosieguo della gara duramente in “salita”.

Nonostante  la seconda rotazione  al volteggio si concludesse con un discreto “bottino” ancora la difficoltà a controllare l’emozione è stata protagonista della seconda metà della gara nonostante il riscaldamento portato a termine con l’energia ed l’esuberanza  che denotano padronanza di esecuzione.

Il risultato sportivo è comunque e sempre motivo di esperienza e se ben compreso ed accettato può costituire un incentivo di miglioramento sia a livello di responsabilizzazione  e soprattutto nell’atteggiamento personale.  Al di là del risultato la condivisione tra allenatori e ginnaste di ogni momento della trasferta rinforza i valori che fanno della ginnastica molto più uno  sport.

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