La Cosmetal c'é, signori, la Cosmetal c'é perché esce vittoriosa con il massimo scarto dal difficile incontro contro l'Arabona Manoppello, ma soprattutto perché mette in campo la sua “anima” di squadra per regalare quella prestazione auspicata, cercata e preparata per tutta la settimana.

Le due compagini hanno un gioco e un'impostazione tattica molto simili, fatti di pressione in battuta, massima attenzione in difesa e pazienza nella gestione del colpo d'attacco, e la fase iniziale del primo set è all'insegna dell'equilibrio tanto da arrivare al secondo tempo tecnico sul 16-15.

Al rientro le recanatesi allungano con due ace di Elisa Rita in battuta salto float e un primo tempo dell'altra centrale in campo Michela Sampaolesi, portandosi sul 19-15, e mantenendo il distacco grazie ad una Senigagliesi decisiva questa sera nell'interpretare il ruolo di opposto con attacchi in parallela che si infilano nella pausa spazio-temporale lasciata dal muro avversario tra la mano esterna e l'asticella di banda.

Le ospiti con la talentuosa e giovane banda Di Bacco si riportano sotto e riescono a raggiungere le recanatesi sul 21-21, ma questa sera negli occhi delle ragazze di Paniconi-Quatrini si legge la determinazione di non regalare niente a nessuno: un pallonetto millimetrico di seconda intenzione della palleggiatrice Giada Seghetta permette alla Cosmetal di riportarsi in vantaggio sul 22-21 per andare poi a chiudere il parziale a proprio favore con un attacco da posto quattro di Alessandra Giacobbe per il punto del 25-22.

L'inizio del secondo set è segnato dalla reazione delle ospiti che si portano su 1-5, ma le recanatesi recuperando punto su punto, arrivano in vantaggio 8-7 al primo tempo tecnico ancora grazie ad un colpo di seconda di Giada Seghetta che si spegne nel baricentro della difesa abruzzese e raggiungono il massimo distacco con una sette di Michela Sampaolesi per il punto del 17-13.

Al rientro dal secondo tempo tecnico sul punteggio di 18-16 una scatenata Alessandra Giacobbe da posto quattro mette a segno due colpi da manuale, parallela e mani-out, per arrivare all'azione che decide il parziale: dopo uno scambio interminabile fatto di difese da entrambe le parti durante le quali emergono l'istinto e la grinta del libero locale Greta Malavolta, la palla carambolando sul nastro cade nel campo recanatese ma l'esultanza delle ospiti viene interrotta dall'arbitro che assegna il punto alla Cosmetal per un fallo in attacco del libero abruzzese. Al termine delle incomprensibili e oltremodo ingiustificate proteste dello staff dell'Arabona, un ace della motivatissima “zia” Alessandra Giacobbe e il muro insormontabile di Elisa Rita regalano alle locali ben quattro set points subito concretizzati da un diagonale di potenza di Valentina Fedeli (nella foto) da posto quattro per il punto del 25-20.

Nel terzo set un calo di tensione delle locali consente alla squadra abruzzese di condurre fino al secondo tempo tecnico sul 12-16: mister Paniconi chiama in causa capitan Mengascini che assume la regia con la serenità e l'intelligenza che la contraddistinguono come giocatrice e come persona,: Roby serve alla perfezione le sue attaccanti dando il là alla rimonta che si conclude con due aces della stoica Alessia Musciano fino al sorpasso sul 18-17 per mano di Michela Sampaolesi con una fast in parallela che fa saltare in piedi panchina e tifosi sugli spalti.

La Cosmetal sente il sapore della vittoria e diviene inarrestabile: sul 22-19 il tecnico dell'Arabona chiama il suo secondo time-out ma il rientro in campo è segnato da un ace di Roberta Mengascini che regala il punto numero 23. L'Arabona spinta dall'orgoglio recupera tre punti costringendo mister Paniconi a interrompere il gioco e con le giocatrici pronte ad entrare in campo un'improvviso corto circuito fa saltare l'impianto di illuminazione costringendo le squadre ad una sospensione prolungata: nel buio riaffiorano i fantasmi delle ultime partite ma la luce e due primi tempi dell'angelo Elisa Rita li fugano nel giro di pochi scambi e con il punto del 25-22 la Cosmetal si aggiudica l'incontro.

Chiedere di fare qualcosa di speciale si può solo se si è consapevoli e convinti di guardare negli occhi persone e atlete speciali, pronte ad unirsi in una squadra capace di regalare emozioni e ricambiare la fiducia di crede il loro.