Una rete in mischia al quinto degli otto minuti di recupero condanna la Recanatese alla retrocessione in serie D dopo che Sbaffo per tre volte aveva riacciuffato la serie C.

Da Pesaro non arrivano notizie rassicuranti: agguato in autostrada ai pullman dei tifosi, spavento tra i ragazzini del settore giovanile. Squadra della Recanatese ancora negli spogliatoi su disposizione della Questura.

in aggiornamento

Vis Pesaro 4
Recanatese 3

Reti: 26’ Nicastro, 37’ Sbaffo, 44’ Pucciarelli, 51’ Sbaffo, 62’ Mattioli, 71’ Sbaffo, 95’ Pucciarelli

Vis Pesaro: Neri F. (70’ Polverino), Rossoni, Zagnoni, Neri G. , Mattioli (79’ Mamona), Rossetti, Da Paola, Da Pozzo, Pucciarelli, Nicastro (70’ Obi), Molina (51’ Karlsson). All. Stellone.
Recanatese: Meli, Shiba, Allievi, Ferrante, Raimo, Fiorini (84’ Veltri), Morrone (66’ Lipari), Longobardi (66’ Rizzo), Sbaffo, Carpani, Melchiorri (58’ Raparo). All. Filippi.

 

 La Recanatese ha dato battaglia sul campo, lealmente, è ed uscita sconfitta, ma a testa alta. Non così la tifoseria vissina che ha teso un agguato premeditato in autostrada ai quattro pullman che trasportavano i tifosi.

L'attacco è avvenuto pochi km dopo l'ingresso al casello e gli aggressori hanno colpito muovendosi da una strada laterale che costeggia la rete dell'autostrada.

Tutti e quattro i pullman erano scortati. Dal buio della campagna hanno agito rapidamente dei soggetti incappucciati, visti distintamente dall'interno dei pullman. I mezzi sono stati oggetto di un lancio di pietre, bengala, petardi e bombe carte che hanno raggiunto fortunatamente solo un mezzo, purtoppo quello che trasportava per lo più delle famiglie con ragazzini del settore giovanile.

La scorta, in attesa di rinforzi, temendo nuove azioni, ha fatto entrare i pullman in un'area di servizio, anche per far scendere i ragazzini spaventati.

Situazione tesa anche allo stadio. Al triplice fischio di chiusura invasione di campo con i giocatori della Recanatese insultati e in difficoltà nel raggiungere gli spogliatoi. Un gruppo di tifosi pesaresi ha saltato il cordone delle forze dell'ordine ed ha raggiunto il settore ospiti.

Una volta recuperata la calma, mentre i giocatori della Recanatese erano dentro lo spogliatoio, sono arrivate le notizie dall'autostrada che hanno indotto la Questura a trattenere per sicurezza la squadra allo stadio "Benelli" in attesa di definire un nuovo percorso di uscita sotto protezione.

Una brutta pagina di sport che si antepone alla cronaca dell'evento calcistico che al suo epilogo vede la Recanatese alla sua seconda esperienza tra i professionisti lasciare la LegaPro.