Non arriva l’annuncio dei primi acquisti per la Recanatese. Patron Gambini aveva assicurato qualche nome entro la settimana. Società che però riesce a piazzare tre colpi “interni” e cioè la permamenza del centrocampista Moretti (nella foto a sx), appetito in Lega Pro, e dei fratelli Cantarini (portiere e punta), fino a poche ore fa dati verso altri lidi ma che i dirigenti sono riusciti a trattenere. Anche Patrizi e Zannini confermano la loro ennesima avventura in giallorosso. Un bel gruppo che si aggiunge ai giovanissimi Torregiani, Pericolo, Maruzzella, Sbarbati, Di Marino, Garcia. Si apre invece un “fronte” con il portiere Canaletti. Il ragazzo, prodotto del vivaio dell’Ascoli, ha delle importanti offerte ma anche quella della Recanatese. Dialogo aperto tra le parti. E queste operazioni farebbero pensare ad una Recanatese che si vuole cautelare di fronte ad un mercato che appare non facile. Venendo a mancare Canaletti, che si aggiunge a Pica, Iommi, Salvatelli, Fermani, la Recanatese si trova oggi alla ricerca di una punta, un portiere, un centrocampista ed un difensore, tutti di categoria.

La società intanto non guarda solo al mercato ma anche a quello che sta accadendo alle società del possibile girone di riferimento in serie D e di quelle della Lega Pro in termini di fallimenti e ripescaggi. Nel potenziale girone di serie D della Recanatese non si è iscritto il Casoli mentre in Lega Pro, nel girone centro-sud, sono saltate Pro Vasto e Pescina, è fuori anche la Sangiustese. Ma ci sono anche altre situazioni traballanti. La Jesina dovrebbe essere ammessa in serie D, e non è mal piazzato il Centobuchi (in concorrenza con il Morro) per un secondo ripescaggio tra le retrocesse, mentre una sola tra Santegidiese, L’Aquila e Atessa potrebbe salire in Lega Pro. Comporre i gironi al momento è un bel guazzabuglio Si rendono necessari comunque diversi ripescaggi per completare l’organico.

Il Comitato per la serie D, attraverso la Covisoc, valuterà la situazione il 16 luglio. Solo in serie D, 12 non si sono reiscritte e decine sono le situazioni che possono costringere la Covisoc ad allungare l’elenco. Contrariamente alla stagione passata niente preparazione al “Tubaldi” che sarà interessato a lavori di rifacimento del manto ridotto ad uno stato pietoso. Il comune ha trovato fondi da dirottare sugli interventi ma la squadra dovrà trovare una sede alternativa per allenamenti e precampionato, forse anche Coppa Italia.