Di Giorgio Calvaresi

Quinto anno di direzione sportiva a Recanati, il basket di B Dilettanti targato La Fortezza porta in gran parte la sua firma, quella di Francesco Guerrieri che per venti anni ha praticato il mondo della “palla a spicchi” calcando i parquet di Ancona (B2), Urbino, Cagli e Civitanova in (C), chiudendo la carriera a Porto S. Giorgio dove ha conosciuto la sua dolce metà con la quale si è felicemente sposato e quest’anno gli ha regalato il primogenito Leonardo.

Chiamato da Massimo Padovano a svolgere questo ruolo di d. s., nella stagione 2005/06 coach ai tempi della “Larms- BCC”, ora alla Stella Porto S.Elpidio (C/1), Francesco Guerrieri ha iniziato questa esperienza con serietà ed impegno cogliendo importanti risultati: 2 Finali playoff, 1 Semifinale, 1 vittoria in campionato, e l’attuale con grandi soddisfazioni, con la matricola “leopardiana” rivelazione del girone.

“In questi anni ho ottenuto più successi da dirigente, da d.s., che da giocatore – prosegue Guerrieri – la pallacanestro mi piace, è la mia vita, il mio sport, e cercherò di starci il più possibile.”

- Francesco,come fai ogni anno ad allestire un “roster” sempre competitivo con nuovi giocatori che sorprendono un po’ tutti alla fine per le loro performances ?

“Puntando tutto sul gruppo, perché il nostro gruppo storico era collaudato (n.d.r. Caldarelli, Pierini, Morresi, Akrivos ed il giovane under Prosperi prodotto del vivaio locale); quindi è stato tutto facile! Abbiamo quindi puntato la nostra ricerca su giocatori bravi, motivati, che volessero creare il gruppo, più che sulle individualità. Tramite le partite che abbiam visto dal vivo ed in cassetta, sentendo un po’ in giro, parlando con i ragazzi che ci hanno giocato insieme, con gli allenatori e gli addetti ai lavori, siamo riusciti ad allestire un “roster” competitivo, con i vari Dip, Paluan, Gori, Cosentino e Principi. Ma in tutto questo ci vuole anche tanta fortuna! Noi infatti abbiamo scelto bene, e non abbiamo avuto grossi problemi, infortuni, e/o altro. Siamo riusciti a tenere la squadra compatta, un buon staff tecnico, una società che non mette pressione più di tanto, raggiungendo il giusto mix, la giusta alchimia. Poi gli errori li facciamo tutti, ma alla fine al di là di tutto: i fatti ci stanno dando ragione! “

- La Fortezza Recanati è la rivelazione del campionato ! Sinceramente, quali erano le tue previsioni ?

“Le mie previsioni alla vigilia del campionato erano quelle del raggiungimento del 5°/6° posto. Adesso siamo terzi in classifica generale a due giornate dal termine della regular-season. Quindi non si pensava assolutamente a questo. E’ chiaro a questo punto che ci piace di poter arrivare secondi, sogno che abbiamo accarezzato per una settimana. L’importante è riuscire a giocare qualche turno playoff con la bella in casa,davanti al pubblico amico”.

- Della “post-season” o meglio dei “play-off” cosa ne pensi ?

“La tradizione degli ultimi anni insegna che non vince mai la squadra che arriva prima nella regular-season. Quindi c’è anche la speranza che La Fortezza, matricola rivelazione e mina vagante del girone possa essere l’outsider. Io spero di poter andare il più avanti possibile e giocare la finale. E’ chiaro che a questo punto tutto quello che viene, è tutto di guadagnato. L’importante è , superare il primo turno e poi giocare il tutto per tutto nella semifinale. Adesso è prematuro dire tutto ciò, c’è ancora tanta strada da fare. Noi giocheremo le nostre carte con tutti, fino alla fine, come abbiamo sempre fatto.”

- Francesco, i tuoi sogni,progetti, il tuo futuro ?

“Sinceramente, quest’anno ho un po’ mollato! Tra lavoro, famiglia (n.d.r. con la nascita di Leonardo, nella foto con la mamma al palasport), ho avuto poco tempo. Devo dire che la società mi ha dato grande fiducia –e per questo la ringrazio-. Anche quando non sono stato presente non mi ha mai messo pressione, vincoli e/o altro. Qui a Recanati mi sento a casa mia ! Se dovessi rimanere cercherò di esser più presente. Il mio futuro è a Recanati, poi vedremo quelle che succede. Se riesco a conciliare lavoro, famiglia e sport,cercherò di rimanere qui, il più possibile.”