Di Giorgio Calvaresi
E’ un playmaker vecchio stampo, Enrico Cosentino, l’under de La Fortezza Recanati nato il 10.02.1986 ad Abano Terme (PD),
- Enrico che tipo di giocatore sei ?
“Sono un playmaker vecchio stampo,un giocatore d’ordine molto pulito. Non sono certo un playmaker come quelli che si vedono adesso, che piglia venti tiri a partita. Mi piace giocare per la squadra e ragionare. In difesa sono un giocatore di furbizia: non sono un difensore fisico, di cattiveria, ma uno che, magari, in un raddoppio ruba la palla”.
- Due anni fa ottima stagione a Vicenza in C1 ma poi sei rimasto senza squadra: cos’è successo?
“E’ vero, dopo una grandissima stagione sono rimasto a piedi. Mi son fidato delle persone sbagliate. Da under mi aspettavo di arrivare ad una B2 o ad una C1 di ottimo livello, invece il 20 Agosto e non so perché ero ancora senza squadra e sono rimasto a spasso. E’ stato un errore che ho pagato a caro prezzo. Fortunatamente in corsa ho trovato il Sant’Arcangelo (C/1), ambiente stupendo, dove mi son trovato benissimo e che mi ha dato la possibilità di giocare e di venire qui a Recanati”.
- La scorsa estate hai avuto diverse richieste di club della B Dilettanti, Castelfiorentino ed altri. Cosa ti ha spinto a scegliere la piazza di Recanati ?
“Innanzitutto perché La Fortezza Recanati è una società seria, con tanta voglia di lavorare e di far bene .Con l’allenatore mi trovo bene, come pure con i compagni di squadra grazie soprattutto allo spirito di gruppo che si è creato. La città è tranquilla a misura d’uomo e neanche tanto lontana da casa (n.d.r. Padova). Quindi….. perfetto!”
- Nonostante la tua giovane età hai già avuto in passato esperienze in B a Padova e Porto S. Elpidio. I tuoi ricordi ?
“ Padova è una città non propriamente cestistica. Gli sport principali sono il rugby ed il calcio, il basket era ed è il terzo sport patavino, invece in piccoli centri come Porto S.Elpidio e qui a Recanati è il primo sport, quindi più vissuto, cercato e con un grosso seguito”.
- Come giudichi il cammino de La Fortezza a questo punto del campionato ?
“Il giudizio è positivo! Stiamo facendo un campionato super al di là di queste ultime sconfitte esterne, considerando l’ultima a Ravenna, dove eravamo privi di Cristian Akrivos ed abbiamo avuto un momentaneo calo; contro una squadra che punta decisamente al salto di categoria”.
- Enrico,14 punti a Ravenna “top-scorer” e MVP con 13 di valutazione generale, migliore prestazione stagionale.
“Si, grande soddisfazione a livello personale, ma è servita poco a livello generale. Speriamo di continuare così per il finale di stagione”.
- Prossimo avversario al “Palacingolani” una tua “corregionale”: il Marostica.
“E’ una squadra particolare, atipica, tipo Stamura Ancona, pressa e pratica un gioco fisico. Negli scorsi anni ha disputato le semifinali playoff, è una signora squadra.”
- Quali sono le tue aspirazioni personali per il futuro. Il tuo sogno nel cassetto?
“Migliorarsi ed arrivare cestisticamente più in alto possibile. Il mio sogno nel cassetto è quello di vincere un campionato e poi … si vedrà. Comunque sto progettando il mio futuro per diventare procuratore di pallacanestro, agente sportivo. Ho iniziato a studiare, più avanti avrò un esame: quello sarà il mio futuro. E come diceva Aristotele, anche se sei ancora molto giovane, ”Lo studio è la miglior previdenza per la vecchiaia”.