Libero Brignoccoli (nella foto a sx) ha lasciato la Recanatese. Domenica non era a Monte San Giusto ma a Pesaro, per seguire la partita tra Vis e Piano San Lazzaro, suo vecchio amore. “La mia presenza alla Recanatese era diventata inutile, per questo ho scelto di andarmene comunicandolo al presidente Sandro Bravi prima della trasferta di Monte San Giusto- spiega l’ex arbitro anconetano, che ricopriva il ruolo di direttore generale-. Non me la sentivo più di stare alla Recanatese con la sola funzione di guardare l’allenamento o di fare compagnia al custode in quell’ora e mezza. I tecnici hanno carta bianca su tutto e lavorano con un metodo che accentra la gestione. Non potevo più programmare neppure gli aspetti minimi, organizzativi. Insomma, Mobili e Carinelli agiscono in un certo modo e non hanno bisogno di collaborazioni esterne, lo dico senza polemiche, contento per i risultati che la Recanatese sta ottenendo ed augurando alla società giallo rossa di proseguire la stagione in modo positivo”.
Dopo il pareggio con la Sangiustese i leopardiani preparano da stasera il doppio impegno al Nicola Tubaldi dove arriveranno Narnese e Olympia Agnonese prima della sfide impossibili contro Renato Curi Angolana e Campobasso. “Dobbiamo analizzare bene la partita di Monte San Giusto e capire perchè dopo una mezz’ora molto positiva ci siamo un pò smarriti rischiando molto nel secondo tempo”. E’ il commento di Paolo Siroti (foto a dx) che aggiunge.
“Le condizioni del campo hanno penalizzato le caratteristiche dei molti di noi, si faceva fatica a mantenersi in equilibrio, soprattutto nella ripresa. Abbiamo avuto le nostre occasioni, non siamo stati abili nel concretizzarle e non siamo stati lucidi quando la Sangiustese è rimasta in dieci. Certo, non era facile allargare il gioco facendo girare la palla, ma si poteva fare di più anche se il punto è prezioso. Mi complimento con i nostri giovani, in particolare con Luca Patrizi, un ragazzo al quale auguro le migliori fortune. Raramente nella mia carriera ho trovato giovani così interessanti, sono la nostra forza”. (Francesco Fiordomo)