Alla vigilia del match interno contro Latina, “fredda” l’analisi di patron Pierini ed altrettanto “secca” la ricetta per far tornare La Fortezza quella delle cinque vittoria di fila. Semprechè non ci si metta “qualcuno” a tarpare le ali al basket recanatese, e qui Pierini innesca una polemica con tanto di indirizzo a come adeguarsi.
Dal sito societario queste le dichiarazioni di Giuseppe Pierini.
"In quattro giorni -dice il Presidente PIERINI- abbiamo avuto due trasferte che si sono concluse con altrettante sconfitte, nonostante la voglia, la grinta, la determinazione dei ragazzi nel dimenticare la scoppola interna patita con il Ferentino. Nella trasferta di Capo d'Orlando, dopo essere stati sempre in partita ed avanti addirittura di 6 punti (75-81) a settanta secondi dal termine, abbiamo perso di un punto, idem a Bari. Probabilmente, anzi sicuramente, chi ha visto le nostre due trasferte ha riconosciuto che meritavamo la vittoria in entrambi i confronti; purtroppo, non sono arrivate. Guarda caso le sconfitte sono arrivate fuori casa, in palas gremiti, e con tifoserie molto calde, dove le rispettive società hanno avuto trascorsi sportivi storici e rappresentano città che hanno avuto un glorioso blasone in ambito cestistico. Rivedendo e analizzando i matches si evidenziano alcuni passaggi nei momenti topici finali che ci lasciano alquanto dubbiosi e perplessi circa l'interpretazione della dinamica delle azioni di gioco, in particolar modo a Bari, nel comminare un tecnico ed un antisportivo al nostro giocatore Marco Evangelisti, che ci ha causato un passivo di sei punti di cui quattro ai tiri liberi più altri due dal conseguente possesso, azioni che di fatto hanno pesato sull'esito finale del match decretando la fine anticipata della gara stessa. Rivedendo al rallentatore l'immagine dell'azione "incriminata, ovvero il fallo antisportivo comminato a Marco Evangelisti, giocatore di assoluta esperienza, appare dubbio e fuori luogo, avendo il medesimo il possesso palla ed in fase di impostazione dell'azione in attacco e soprattutto nella fase decisiva della gara, assumere un atteggiamento autolesionistico, un vero e proprio harakiri, secondo l'interpretazione, causando la perdita della palla, i conseguenti tiri liberi ed il possesso alla squadra avversaria.
A questo punto viene da chiedersi -prosegue Pierini- dove stava la convenienza del giocatore in tale comportamento? Forse perché giocava contro la propria squadra? Forse perché in quel momento si era confuso mentalmente? Forse perché gli era antipatico l'avversario? O al contrario perché si era evidenziato un errore grossolano nella decisione, decretando di fatto il fallo antisportivo. Non spetta comunque a noi dare risposte in merito, le daranno chi di dovere! L'unica cosa certa che abbiamo compreso é che le partite in trasferta si debbono vincere due volte: una contro gli avversari e l'altra contro altre entità che non vogliamo definire. Se questo concetto diventa la prassi, ci adegueremo anche a questa eventualità, basta organizzarsi! Per quanto ci riguarda -conclude il Presidente-, dobbiamo migliorare la nostra autostima, valorizzare i mezzi e le potenzialità di ogni giocatore, incentivare la volontà nel lavoro e nel sacrificio, trovando la giusta concentrazione e determinazione formando un gruppo compatto, coeso e solidale. Con tutte queste prerogative, con un pizzico di fortuna in più e con meno infortuni, possiamo fare grandi cose; l'abbiamo dimostrato nella fase iniziale della stagione, lo dimostreremo nell'Anno 2012, fino alla fine del campionato. Io di tutto questo ne sono convinto! Riprendiamoci la maturità e la mentalità vincente che avevamo, é un nostro diritto e anche un nostro dovere nei confronti dei nostri tifosi e di tutta la Città di Recanati”.