Dalla massima serie fino all'ultimo dei campionati nazionali regna la massima incertezza in merito alla composizione degli organici. In serie A il pronunciamento della Commissione Giudicante ha accolto il ricorso di Venezia profilando l'allargamento della massimo serie a diciotto squadre che darà il là a ripescaggi a catena. L'ultima parola spetterà al Consiglio Federale di giorno 16.
La crisi economica continua ad avvolgere il mondo della pallacanestro, che vive l'ennesima stagione di totale incertezza. A tutti i livelli, dalla serie A fino alla C Nazionale, sono numerose le società che si trovano nell'impossibilità di progettare a lunga scadenza e, nella peggiore delle ipotesi, a chiudere i battenti. Conoscere la composizione degli organici appare un terno al lotto e gli addetti ai lavori sono in attesa dell'importante Consiglio Federale del 16 luglio che proverà a mettere chiarezza in vista della prossima stagione agonistica. I risultati conseguiti sul campo rischiano di venire travolti dai ripescaggi operati dalla Federazione, che si annunciano numerosi per ovviare alla mancanza di società.
In questa fase d'empasse si aggiunge lo spinoso caso che vede al centro il ricorso presentato dalla Reyer Venezia contro Teramo in merito alla wild card. Dopo il pronunciamento del presidente della Fip Dino Meneghin che in un primo tempo ha vietato ai lagunari di presentare l'iscrizione in serie A, in contro tendenza è arrivata la decisione della Commissione Nazionale Giudicante, primo grado di giustizia sportiva, che ha accolto parzialmente la presa di posizione dei lagunari dando torto agli abruzzesi per il tardivo pagamento del premio di risultato. La Commissione si è comunque ritenuta incompetente in merito all'attribuizione della categoria e così l'ultima parola toccherà proprio al Consiglio Federale con una possibile scelta di compromesso che ricadrebbe sull'allargamento a diciotto squadre del campionato per evitare altre battaglie legali. Infatti entrambe le squadre difendono la loro buona fede con i biancorossi che al 10 giugno hanno comunque pagato i 600 mila euro e sono pronti ad adire la Corte di Giustizia. Nel caos più totale entra in gioco anche Reggio Emilia, prima avente diritto, che potrebbe trovarsi catapultata in A.
Questa è nel dettaglio la situazione analizzando tutte le altre categorie:
Legadue: Rimini, Udine e Casalpusterlengo non hanno presentato domanda di iscrizione, mentre Trapani non è stata ammessa dall'assemblea di Lega per irregolarità nell'iscrizione. Ripescate Verona, Ostuni, Piacenza e Sant'Antimo.
Campionato di Sviluppo - A Dilettanti: In seguito ai ripescaggi di cui sopra ed alla non iscrizione di Vado Ligure ci sono cinque posti da coprire, con Pavia, Fabriano, Virtus Siena, Recanati e Rieti praticamente certe.
B Dilettanti: In quarta serie è ancora più lungo l'elenco delle società non iscritte. Tra le defezioni si registrano Campobasso, Catanzaro, Ceglie, Gualdo, Massafra, Potenza e Torre de' Passeri. Nebulosa la situazione di altre società come Patti, che si è regolarmente iscritta al campionato ma potrebbe scambiare il titolo sportivo e partecipare alla categoria inferiore.
C Dilettanti: E' impossibile conoscere con esattezza la situazione di tutta Italia. Sono comunque critiche le situazioni economiche di molti sodalizi.