Nota di Giacomo Galassi, assessore all'Urbanistica

Chi ha rotto il vaso in ceramica ieri, oggi critica chi sta rimettendo insieme i cocci tra tante difficoltà. Sarà troppo?

Rispondo alla nota della coordinatrice del PdL e la ringrazio perchè mi consente di ribadire alcuni concetti e raccontare ai cittadini come sono andate le cose e ciò che il sottoscritto sta facendo per la propria città.

Mattatoio: non si sono persi due anni, la verità è che il sindaco, la giunta ed i tecnici hanno dovuto lavorare mesi per cercare una soluzione che evitasse il commissariamento del comune di Recanati e il fatto che alla fine l'amministrazione sia riuscita a portare a casa il risultato dovrebbe essere fonte di sollievo anche per il Pdl stesso. Ma ci vuole fegato nel cercare la polemica su questa vicenda quando anche i muri sanno che la precedente amministrazione spese tre milioni di euro senza averli mai incassati. Ecco cosa dovrebbe spiegare il Pdl ai nostri concittadini: perchè spesero soldi che non avevano mettendo a rischio il futuro della città...

Aree PIP: riuscire a chiudere i Pip (piani di insediamento produttivi) in un contesto macroeconomico pessimo è impresa ardua per chiunque, in città abbiamo già alcuni capannoni inutilizzati e la richiesta di nuovi è scarsa. Nonostante ciò siamo riusciti a liberalizzare il Pip 8 portando nelle casse comunali una cifra cospicua e stiamo tentando da mesi di chiudere il Pip7 per il quale sono pervenute varie richieste e dal quale dipende la realizzazione di una importante arteria stradale che permetterebbe al quartiere di Villa Musone di essere liberato dal traffico.

Valuteremo a breve, insieme ai proprietari delle aree, il destino di tali proprietà alla luce degli obbiettivi che riusciremo a raggiungere in queste settimane. Mi domando come mai i miei predecessori hanno pianificato tutte queste aree Pip senza che ve ne fosse una reale necessità, come mai non riuscirono a chiuderne mezza nonostante la positiva fase economica d'allora, come mai in passato venissero liberalizzate "a gratis", senza che la comunità tutta ne traesse il minimo beneficio.

Aree Peep e Social Housing: le modifiche apportate alle regole di attuazione sono state richieste dalle ditte private e ci è sembrato opportuno concederle per dare una risposta tempestiva ad una necessità di carattere imprenditoriale e la nostra azione è stata supportata da un'analisi realistica rispetto al funzionamento delle aree Peep nel contesto sociale ed economico di oggi: esse non riescono più a dare risposte adeguate, i prezzi previsti per le abitazioni a edilizia convenzionata sono troppo vicini ai prezzi di mercato.

Per questa ragione la nostra attenzione è stata rivolta al Social Housing, ben prima che esso divenisse, come accaduto in queste ultime settimane, oggetto di studi approfonditi a livello nazionale e di una importante fiera tenutasi a Milano.

Crediamo in questo progetto a prescindere dalla ditta che lo realizzerà, siamo convinti che questo nuovo modo di concepire l'edilizia, da anni una realtà nel nord Europa, possa prendere piede anche nel nostro territorio garantendo ai cittadini case dall'altissima qualità abitativa a prezzi popolari.

E veniamo alle Varianti al P.R.G...

Esse sono state utilizzate in passato come una sorta di investimento elettorale, sempre promesse e appena abbozzate alla vigilia di ogni campagna elettorale e a testimoniarlo ci sono le centinaia di pratiche che sono state protocollate più volte nei vari anni, richieste che sono rimaste nel cassetto, alcune per dieci lunghi anni. Le promesse sono state fatte talmente tante volte che alla fine i cittadini non ci hanno più creduto...

Noi abbiamo fatto l'opposto, abbiamo messo in campo una procedura trasparente, un avviso pubblico al quale in tanti hanno risposto, richieste che mensilmente vengono recepite dall'ufficio e inserite in un apposito file dal quale dovrà scaturire, dopo un approfondito studio di carattere urbanistico, la variante generale al prg.

Nel frattempo però stiamo ragionando su alcune richieste che comporterebbero importanti trasformazioni urbanistiche e dal rilevante interesse pubblico, una delle quali sarà oggetto di discussione nella prossima commissione urbanistica.

Altro che speculazione, per la prima volta nella storia di questa città l'urbanistica non è più fonte di speculazione privata e di arricchimento facile per pochi, oggi dalle valorizzazioni delle aree che saranno oggetto di una precisa pianificazione urbanistica, l'amministrazione comunale ricava benefici a favore di tutta la comunità recanatese, una rivoluzione rispetto al passato e proprio per questo non comprensibile dal PdL.