La Eko, nota azienda di strumenti musicali che ha visto il suo marchio affermarsi nel mondo negli anni 1960 grazie alle chitarre ed alla lungimiranza del suo fondatore, quell’Oliviero Pigini che mai verrà dimenticato, da tempo è ormai una delle realtà più significative del suo settore con lo stabilimento nella zona industriale di Montelupone.

Un’azienda in crescita dopo gli anni bui e la grande capacità imprenditoriale di un gruppo di persone - in primis il presidente don Lamberto Pigini e poi dell’amministratore delegato Stelvio Lorenzetti - che, di recente, proprio sul finire del 2010 è divenuto presidente della azienda bolognese della Montarbo Srl che è stata rilevata dopo l’accordo raggiunto tra la precedente proprietà ed il gruppo Pigini. Un’operazione da un milione e mezzo di euro, come conferma lo stesso Stelvio Lorenzetti, ma importante perché la Eko ha potuto così rafforzarsi nel settore audio acquisendo un’azienda storica e tra le più importanti in Italia visto che è stata fondata nel 1962 e quindi il prossimo anno la nuova proprietà intende festeggiare i 50 anni della costituzione. Direzione

“L’amplificazione - ha detto il neo presidente della Montarbo, Lorenzetti - è fondamentale per un’azienda come la Eko, specialmente per le chitarre e tutto il settore degli strumenti musicali e per questo, quando si è prospettata la possibilità di entrare in possesso della ditta più antica del settore non ci siamo tirati indietro anche perché riteniamo che ciò ci darà l’opportunità di una forte crescita nel settore audio”. Rilevata dunque la Montarbo con i suoi 30 dipendenti.

La sede per ora resterà quella storica della vecchia famiglia Montanari ma si guarda avanti e presto si penserà ad un nuovo stabilimento con importanti investimenti per ampliare la gamma dei prodotti. Ciò significherà un aumento della produzione e quindi degli addetti. Un accordo tra Eko e vecchia proprietà reso possibile anche dal fatto che gli acquirenti hanno garantito il mantenimento della sede dello stabilimento a Bologna e ciò è stato determinato perché ha permesso di battere la concorrenza di altre aziende interessate, anche straniere.

La EKO nasce nel 1959 per iniziativa di Oliviero Pigini, con la produzione, importazione e commercializzazione di chitarre.
L'attività aumenta di anno in anno: negli anni '60, i più importanti gruppi italiani utilizzano chitarre EKO (tra gli altri: i Nomadi, i Rokes, New Dada…) e il marchio si diffonde in tutto il mondo. Nasce anche una nuova società, con VOX e THOMAS, produttori rispettivamente di amplificatori e organi elettrici.

La prematura morte del suo fondatore, avvenuta nel 1967, chiude la prima fase della vita della EKO. Le chitarre EKO sono comunque rimaste negli annali delle più famose riviste come una moda che ha segnato un'epoca, dando rilevanza al "made in Italy".

Negli anni '80, Lamberto Pigini, fratello di Oliviero, riacquista il marchio EKO e decide di affidare il rilancio del prestigioso marchio ad un management giovane e motivato, coinvolgendolo anche a livello societario. In pochi anni, la EKO torna agli splendori delle origini: non solo acquisisce l'importazione e la distribuzione dei maggiori Marchi del panorama mondiale, ma riprende la fabbricazione di chitarre, acustiche ed elettriche, a livello industriale e a livello artigianale.
Oggi, la EKO si può considerare una delle più importanti e dinamiche aziende nel panorama degli strumenti musicali, sia in Italia che nel mondo.