L’italo svizzero Fabian Cancellara vince la cronometro di Recanati (26 km tra discesa, salita, pavè), decisiva per la Tirreno Adriatico al cui vertice l'elvetico  si insedia quando mancano due tappe alla fine. Spettacolare il percorso da  Macerata  a Recanati ma ci si  aspettava una maggiore affluenza di pubblico.

Il campione del mondo di specialità ha costruito la sua vittoria nel tratto in piano per poi dare sfoggio di una potenza impensata per un cronomen nello strappo di sette km che portava al traguardo.

RAI 3 ha seguito nell’ora finale la gara sia con l’utilizzo di camere mobili che a terra. Queste ultime erano posizionate in modo da vedere un tratto di via Calcagni, via Cavour e l’arrivo all’ingresso della piazza. Nella zona interviste altre riprese lungo corso Persiani. Dall’elicottero offerte immagini suggestive di Recanati dall’alto con nebbia sullo sfondo delle valli del Musone e Potenza.

Poche le immagini da moto dentro il centro storico (tre riprese su via Roma, due della Piazzuola sabato del Villaggio, tre panoramiche dall’alto sopra il percorso nella zona leoapardiana.

Chi si aspettava una maggiore visibilità dei luoghi leopardiani è andato deluso.

La tappa della Tirreno-Adriatico resta comunque una vetrina internazionale visto che la corsa dei due mari apre la stagione italiana e viene ripresa all’estero.

Quello che è mancato è stato il grande pubblico, causa la chiusura del traffico di diverse strade che ha invogliato più a trascorrere le prime ore del pomeriggio a Portorecanati dove era strapieno di gente sotto un pallido ed invitante sole.

Macchina organizzativa che ha retto bene a parte l’auto immessasi sul percorso e che ha rischiato di investire il campione del modo Bettini, apparso visibilmente scioccato dalla tragedia sfiorata.

Paura, ma per una caduta, alla curva del Colle dell’Infinito per un corridore che ha riportato diverse ferite al mento ed al ginocchio che ha pesantemente battuto sul cordolo di un marciapiede.