Nota della Compagnia CC di Civitanova

Aveva messo a segno tre rapine in danno di piccoli esercizi commerciali di Montecosaro Scalo (MC). Prima aveva colpito al negozio di alimentari, asportando il denaro dalla cassa, circa 200 euro, spintonando la cassiera per agevolarsi la fuga. Poi, venerdì scorso, aveva rapinato il circolo sportivo, dove aveva minacciato con un coltellino una dipendente e si era impossessato di un centinaio di euro. Quindi, il giorno dopo, aveva terrorizzato la giovane commessa di un negozio di cosmetici che, sempre col coltello, aveva affrontato per farsi consegnare poco più di duecento euro. Tre rapine a mano armata di coltello in serie, tutte commesse col volto coperto da una sciarpa ed un cappello. Le indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche, aveva impegnato sia i militari della locale stazione che quelli del nucleo operativo civitanovese, alla ricerca di tracce e testimonianze. E proprio dalle audizioni di testi nella Caserma dell’Arma di Montecosaro, sono emersi alcuni dettagli che lasciavano tracciare una descrizione sempre più dettagliata dell’autore e che rivelavano un denominatore comune: l’utilizzo dello stesso capo di abbigliamento, scarpe da ginnastica di colore giallo, durante l’esecuzione dei reati.

Sulla base di queste rivelazioni, i carabinieri di montecosaro durante tutta la giornata di ieri hanno organizzato servizi di osservazione alle realtà commerciali della popolosa frazione “scalo”. Erano quasi consapevoli che, dopo la terza rapina del sabato, forse quel rapinatore aveva acquisito sicurezza e sarebbe potuto tornare a colpire. Quattro carabinieri, in abiti civili, si sono seminati sparsi dinanzi ai negozi possibili prede di rapine.  Alle 5 di ieri pomeriggio, dinanzi alla fioreria, l’appuntato dell’Arma ha notato un ragazzo: vagava con aria sospetta e, soprattutto, indossava quelle scarpe gialle. Il militare chiedeva rinforzi ai colleghi e intervenivano. Non era ancora entrato nel negozio ma era armato proprio di quel coltello utilizzato nelle altre rapine. Fermato e portato in caserma, non ha esitato a confessare le altre rapine. Si tratta di un giovane di 19 anni, disoccupato originario del fermano, incensurato. Dovrà rispondere di rapina continuata, alla magistratura del capoluogo maceratese. Sembra così interrotta, quasi sul nascere, una spirale di rapine che stava cominciando a preoccupare molti montecosaresi e a generare alcuni segnali di allarme sociale. Il lavoro dei Carabinieri è stato certamente agevolato dalle descrizioni lucide e puntuali di quei cittadini che si erano trovati ad assistere a quelle rapine e che, con senso civico, hanno prodotto informazioni utili agli investigatori.