Nota del comune

“Tra il Comune di Recanati  e le Federazioni Sindacali Confederali CGIL, CISL, UIL e UGL”  il giorno 09/03/2011 tra la Città di Recanati rappresentata dal Sindaco Francesco Fiordomo, dall’Assessore alle Politiche Sociali Daniele Massaccesi  e dall’Assessore  alla Pubblica Istruzione Andrea Marinelli e le Federazioni Provinciali dei Sindacati: 

CISL rappresentata da: Marco Ferracuti, Segretario Provinciale CISL di Macerata

CISL rappresentata da: Dino Ottaviani, Segretario della CISL-FNP di Macerata

CISL rappresentata da: Duilio Bonifazi, Segretario Lega FNP-CISL di Recanati

CGIL, rappresentata da: Aldo Benfatto, Segretario Provinciale CGIL di Macerata

CGIL, rappresentata da: Maria Sampaolesi, Segretaria Lega SPI di Recanati

UIL, rappresentata da: Antonella Marino,  Segretario UIL-FPL di Macerata

UGL, rappresentata da: Salvatore Zizzi, Segretario Confederale UGL di Macerata

in relazione agli impegni assunti nei diversi momenti di incontro, sottoscrivono il presente Protocollo d’Intesa, che ha il fine di dare un quadro di riferimento certo, continuità e sistematicità alle relazioni tra le parti firmatarie, valorizzando il metodo del confronto.

PREMESSE proto

Il bilancio di previsione 2011 del Comune di Recanati segna, non già come obiettivo bensì come metodo, quello della partecipazione dei cittadini e della concertazione con le Organizzazioni Sindacali e le Categorie Economiche. 

Di qui la campagna di ascolto “La Città che cambia”, che vede il confronto tra la Giunta Comunale ed i cittadini dei vari quartieri con l’obiettivo di condividere idee e progetti per la Città.

Di qui il confronto programmatico con le Organizzazioni Sindacali sul bilancio di previsione 2011 in merito agli aspetti sociali, nel contesto più amplio del programma di mandato dell’Amministrazione Comunale.

Negli incontri avviati è emersa la condivisione sul contesto socioeconomico nel quale i Comuni si trovano ad operare. Sono, infatti, del tutto evidenti le difficoltà oggettive. La crisi economica, con effetti devastanti sul sistema occupazionale, pesa prima di tutto sulle famiglie e sui loro bilanci. E le difficoltà delle famiglie fanno sentire i loro effetti negativi su tutta la comunità, mentre ai Comuni – primo punto di riferimento istituzionale per i cittadini – viene sempre più richiesto di affrontare le nuove emergenze, legate alle nuove fasce di povertà. E non si tratta soltanto di immigrati o di famiglie problematiche per situazioni economiche o sociali già note; si tratta anche di lavoratori licenziati o disoccupati, di giovani cui non è stato rinnovato un incarico pur a termine, di insegnanti che si sono ritrovati senza incarico, di piccole/medie aziende commerciali o artigianali costrette a ridimensionare e persino cessare la propria attività.

La recente manovra finanziaria del Governo, attuata con il Decreto Legge 78/10 (convertito con la Legge 122/10) ha inoltre introdotto tagli e vincoli particolarmente pesanti nei confronti del sistema delle Autonomie Locali, che incideranno profondamente sulle scelte delle Amministrazioni, a partire dai bilanci preventivi 2011.

Crisi economica, globalizzazione e manovra finanziaria stanno mettendo dunque a dura prova il sistema economico e rischiano di mettere in pericolo i presupposti stessi della coesione sociale, basati sul lavoro e la solidarietà. Il nostro territorio è chiamato a rispondere a queste nuove sfide, consapevoli che le istituzioni e le forze sociali ed economiche locali, se non possono incidere i maniera determinante sulle dinamiche più generali, devono invece impegnarsi per creare un modello di governance, valorizzando le proprie potenzialità e i propri punti di forza.

Le parti concordano quindi i seguenti obiettivi:

Anche per quanto riguarda la spesa sociale del bilancio 2011, l’Amministrazione conferma le politiche di welfare ed il sostegno alle famiglie colpite dalla crisi come questioni prioritarie, in un quadro di gestione delle politiche comunali coerente con gli obiettivi di rigore, equità ed efficacia dell’azione amministrativa. La Città di Recanati si trova a perseguire un obiettivo che, facendo perno sui valori identitari e sulle peculiarità territoriali, ponga essa stessa e la comunità nell’ottica di reggere una competizione che sappia coniugare il benessere economico con la giustizia sociale.

L’Amministrazione si impegna a non ridurre il livello dei servizi sociali ed educativi attualmente garantiti, in termini di presidi, utenti assistiti, personale complessivamente impiegato, orari, qualità assistenziale/educativa, prevedendo a bilancio le relative risorse economiche. Rimarrà particolarmente attiva per confermare gli ottimi risultati conseguiti lo scorso anno, cioè il potenziamento e l’azzeramento delle liste di attesa negli asili nido e la stabilizzazione dei lavoratori operanti con la cooperativa Pars per l’espletamento di servizi alla persona nell’ambito del territorio comunale.

Per coniugare efficacemente l’obiettivo dell’equità sociale e della solidarietà con il sostegno al maggior numero di persone, non sono previsti aumenti delle tariffe per i vari servizi a domanda individuale.

Sarà invece riesaminato il sistema delle fasce, per valutarne la congruità e sarà introdotto il sistema della compartecipazione alle spese sulla base del reddito equivalente Isee, in modo da estendere l’accesso ai servizi alle fasce più deboli, con particolare riferimento ai servizi per l’infanzia e ai servizi assistenziali.

Questi aspetti saranno oggetto di confronto tra il Comune e le parti sociali.

Il contesto delle risorse calanti rende necessario dare seguito ad azioni concrete di contrasto all’evasione fiscale, in quanto è solo con il contributo di tutti i cittadini e le imprese, in proporzioni ai propri redditi e patrimoni, che sarà possibile proseguire nel realizzare i servizi di welfare, le politiche sulla sicurezza, la riqualificazione della città, sia relativamente ai tributi comunali che alla compartecipazione all’accertamento dei tributi statali. L’Amministrazione darà corso a tutti gli adempimenti che saranno possibili per favorire il recupero dell’evasione fiscale, appena emanati gli atti previsti dalla normativa a carico del Ministero e dell’Agenzia delle entrate. Con riferimento poi al recupero dell’elusione ed evasione tariffaria relativamente alle tariffe comunali, si intensificheranno le azioni finalizzate a recuperare le somme dovute e non versate dagli utenti dei servizi in contesti familiari e personali di verificata capienza economica e reddituale, nonché le azioni di verifica amministrativa della veridicità delle dichiarazioni sulla situazione economica e patrimoniale rilasciate per l’accesso ai servizi e la definizione delle rette.

Nel corso del 2011, a seguito di razionalizzazione di altre spese nel campo sociale, si daranno seguito  seguenti nuovi progetti:

il bonus bebè per  le giovani coppie di Recanati

il paniere a sostegno delle famiglie che si trovano in difficoltà con l’approvvigionamento minimo vitale di energia elettrica e acqua;

il potenziamento dell’assistenza domiciliare, per far favorire l’assistenza in famiglia dell’anziano;

la promozione, attraverso cooperative sociali no profit, di voucher che permettano l’inserimento nel mondo del lavoro di giovani, disoccupati e lavoratori in cassa integrazione/mobilità.

L’Amministrazione Comunale, in un delicato periodo di crisi economica, con il progetto bonus bebè intende sostenere le famiglie recanatesi con minori nati nel 2011, attraverso interventi mirati derivanti dalla collaborazione tra la realtà pubblica che l’ente locale rappresenta e gli operatori economici privati che potrebbero sponsorizzare l’iniziativa, attraverso finanziamenti monetari o mediante fornitura di prodotti o sconti particolari sui beni destinati ai neonati.

L’intervento pubblico consiste nella concessione di un contributo economico destinato alle famiglie dei minori nati che va sviluppata mediante il coinvolgimento di imprenditori locali operanti nel settore dei “nuovi nati”.

Queste nuove iniziative assumono un valore in bilancio di circa € 100.000,00.

Per la pubblica istruzione e i servizi scolastici, rimane confermato l’impianto dell’anno scorso. L’impegno è di garantire la quantità e la qualità dei servizi fino ad ora erogati a supporto dell’attività didattica. La scuola, dall’infanzia alla maturità, rappresenta infatti un nodo cruciale per l’Amministrazione  Comunale sia per la  rilevanza numerica  delle persone che la frequentano (1.075 alunni della scuola primaria e 2.270 studenti delle superiori a cui si aggiungono centinaia di docenti e operatori vari) sia per la qualità dell’esperienza umana in quanto luogo privilegiato di educazione alla cittadinanza e di costruzione della città futura. Per questa ragione il Comune cercherà di avere un ruolo più attivo nella promozione e nel governo territoriale delle scuole e della formazione. Si opererà in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati sostenendo progetti orientati a favorire l’agio scolastico e a contrastare fenomeni di disagio (difficoltà di apprendimento, di inserimento, bullismo) promovendo momenti di coordinamento interistituzionale e progetti rivolti agli alunni, alle famiglie e ai docenti.

Vengono mantenuti i servizi attivi per la scuola:

sostegno d’integrazione scolastica per gli alunni stranieri e delle loro famiglie in collaborazione con i docenti e le istituzioni territoriali; assistenza ai disabili; assistenza pre/post scuola degli alunni frequentanti le scuole primarie locali;

vigilanza nei vari plessi scolastici dislocati sul territorio comunale;

servizio di assistenza negli scuolabus che trasportano gli alunni della scuola dell’infanzia.

Saranno confermati i contributi alle famiglie per gli esoneri mensa e trasporti, libri di testo e borse lavoro.

Nella modulazione delle tariffe di accesso a questi servizi verrà attuata una politica volta a sostenere le famiglie numerose e a basso reddito.

La complessità sociale, la crescita degli interventi da effettuare da parte dei Comuni, i nuovi bisogni sociali, il disagio giovanile necessitano di adeguati e costanti finanziamenti indipendentemente dai cicli economici attuali e ben oltre le competenze istituzionali proprie dell’Ente Locale. Per questo s’impone una più efficace combinazione delle risorse, a tutti i livelli, nonché una programmazione territoriale organica e di sistema. I piani di zona rappresentano un nodo strategico per una riorganizzazione innovativa della rete integrata dei servizi sociali e socio-sanitari ed un punto di svolta cruciale per difendere e rinnovare il sistema di welfare locale. L’Amministrazione Comunale di Recanati si rende disponibile ad individuare nuove funzioni o attività che potranno essere gestite a livello sovra comunale, rafforzando le intese e i rapporti con i comuni dell’Ambito territoriale, le amministrazioni limitrofe e l’Amministrazione Provinciale.

Rimane l’impegno di individuare un apposito tavolo tecnico atto a monitorare gli interventi nel sociale e verificare forme e tempi diversi di gestione.