Di Adrian Bravi
Ieri, all’età di 83 anni, è morto lo scrittore e critico argentino David Viñas (ex marito di Adelaide Gigli e padre di Lorenzo Ismael e di Adelaide Viñas Gigli, entrambi uccisi dalla dittatura argentina). Autore di numeri testi di narrativa tra cui “Los dueños de la tierra”, “Un dios cotidiano”, “Prontuario” e “Dar la cara” (che aveva ispirato nel 1963 al disegnatore argentino Quino il personaggio di Mafalda).
Tra le sue opere di critica ricordiamo i due volumi di “Literatura argentina y politica”, che ha formato varie generazioni di giovani, e il suo più recente “Anarquistas en América Latina”. Fondatore, negli anni cinquanta, della rivista “Contorno” (ricordiamo che tra questi c’era anche Adelaide Gigli, che aveva collaborato con diversi articoli e prese di posizione), rivista che ha influenzato tutto il panorama letterario argentino.
Critico polemico e irriverente. Era nato a Buenos Aires nel 1929 e durante il periodo della dittatura si era esiliato all’estero.
Nel 1991 rifiutò il premio Guggenheim: “Volevo rendere omaggio ai miei figli. Mi è costato venticinquemila dollari. Punto”, aveva detto in un’intervista. Dopo aver occupato la cattedra di letteratura argentina nell’Università di Buenos Aires, era diventato direttore dell’Istituto.
Recanati, ci teniamo a dirlo, ricorda i suoi figli scomparsi in “Il giardino delle parole interrotte”.