E’ stato condannato per le lesioni personali e assolto dal reato di tentata estorsione. Si è concluso così, ieri mattina, il processo a carico di M.D., 27 anni, residente a Recanati. Parte offesa la mamma, molto nota per la sua professione di medico.

I fatti contestati risalgono al mese di settembre del 2009. Stando all’iniziale ricostruzione accusatoria, M.D. aveva minacciato di morte la madre e l’avrebbe picchiata, costringendola a farsi consegnare 50 mila euro. In particolare l’avrebbe presa a pugni e l’avrebbe morsa al volto, procurandole ecchimosi, abrasioni e contusioni giudicate guaribili in 15 giorni.violenza-domestica

Visto che non era la prima volta che doveva subire questo genere di attacchi, scatenati secondo lei da alcune frequentazioni poco raccomandabili del ragazzo, la madre si era rassegnata a denunciare il figlio alle forze dell’ordine.

Per il tentativo di estorsione, come detto, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Macerata ha assolto l’imputato, che è stato invece condannato a sei mesi di reclusione con il beneficio della sospensione

condizionale della pena per il reato di lesioni personali.
Nel processo la madre non si è costituita parte civile mentre l’imputato è stato difeso dall’avvocato di fiducia Massimo Pistelli. Il recanatese ha voluto dare una sua versione dei fatti, coinvolgendo altre persone e sostenendo che le richieste di denaro che lui rivolgeva a sua madre gli venivano imposte dalle persone che frequentava all’epoca, facendo però un racconto confuso e poco utile al fine della ricostruzione dei fatti.

In aula la pubblica accusa è stata sostenuta dal pubblico ministero Andrea De Feis. . E alla fine il giudice Enrico Pannaggi ha dichiarato il ragazzo colpevole solo per le lesioni, condannandolo a sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena. Resta ora da  conoscere le motivazioni della sentenza emessa dal Gup.