L'aiuto, inaspettato, di tanti volontari arrivati da varie parti d'Italia, sta riconducendo ad un pur minimo di normalità la coop Terra e Vita. Ma il "tempo delle braccia" sta per finire e fra poco deve iniziare quello della ricostruzione post alluvione che ha pesantemente segnato il futuro della struttura agricola e turistico ricettiva che vede impegnati tanti ragazzi disabili.

"Non spegnete i riflettori sulle nostre difficoltà" è stato l'appello di Maria Carnevali che con il marito Spartaco (nelle foto) ha dato vita a questa meravigliosa comunità, spazzata via in un attimo dalla furia delle acque.

La parte destinata all'agriturismo seriamente danneggiata, coltivazioni perdute, tutti gli animali morti, serre e strutture compromesse, impianti tecnici rovinati, e, come ha sottolineato il presidente della coop, il dott. Fabio Corvatta, per una prima stima di danni che supera i 300.000 euro.

Un colpo durissimo per la coop che da lavoro a tanti soggetti disabili e che con entusiasmo hanno fatto crescere questa realtà.

Non c'è scoramento nei volti dei soci, ma il segno di tanta fatica e di notti passate insonni, soprattutto quella in cui per poco l'onda di piena non ha travolto anche chi si trovava nella coop.

Nel corso di una conferenza stampa, il dott. Corvatta, mentre su un computer scorrono le immagini di distruzione, ha tracciato il nero bilancio dell'esondazione che si è abbattuta sulla struttura e i cui effetti rischiano di dare un colpo mortale all'attività.

Per questo è stata lanciata una campagna di raccolta di finanziamenti straordinari cui potranno contribuire enti e privati.

La conferenza stampa si può ascoltare nello spazio delle audiointerviste