Sono circa un centinaio le “vetrine spente”, locali commerciali da tempo in disuso, sparse nel centrto storico. Un’ottantina di queste potrebbero far parte del progetto di commercio di qualità diffuso cui sta da tempo lavorando Silvana Scavella che in questio giorni, sulle vetrine di alcuni di questi locali, ha apposto un manifesto che individua quell’immobile come aderente al progetto denominato “L’infinito Foc” (Factory Outlet City) un progetto di riqualificazione e trasformazione sostenibile dell'area del centro storico, mediante l'inserimento di un particolare format commerciale destinato alle produzioni di eccellenza.
In pratica i negozi del centro cittadino non utilizzati diventano un City Outlet naturale all’interno del centro storico della città. Da due Scavella lavora a questo progetto.
“Ho preso accordi – dice Scavella- con un grosso network nazionale, una società nata negli Stati Uniti che per prima nelle campagne americane ha realizzato queste città degli outlet. L’esperienza precedente avuta da questo gruppo nella cittadina tedesca di Metzingen, 22 mila abitanti circa, li ha convinti ad investire anche qui. Piccoli negozi in disuso sono stati ristrutturati ed è nato il Metzingen Outlet City che l’anno scorso ha portato nella cittadina ben 3 milioni e mezzo di persone diventando così la più ricca del Land Baden-Württemberg. Ricadute ovviamente su tutta l’economia, lavoro e servizi. I responsabili di questo progetto sono venuti a Recanati ed hanno avuto un incontro con il sindaco. Innamoratisi della città abbiamo potuto così approfondire il progetto: la mia società che si chiama L’infinito Project and Consulting srl, affiderebbe loro l’incarico di commercializzazione e futura gestione della baracca, quindi rapporti pubblicitari ecc. Oltre a questo posso assicurare la presenza di tre marchi a molto importanti a livello nazionale. Il 50% dei negozi del centro storico a Recanati sono disposti a collaborare con il progetto, circa 45 locali. Il contratto prevede un affitto di sei anni, se il locale ha bisogno di lavori c’è una valutazione mentre se non occorre intervenire con delle opere il prezzo si alza. Io vorrei partire in primavera almeno con qualche negozio soprattutto in via Falleroni approfittando delle aperture del parco di Villa Colloredo, del Duomo, dei musei diocesani e delle carceri pontificie. l Comune dovrebbe essere il trait d’union con le aziende. Dovrebbe essere il capofila e contattare Confidustria, la Confcommercio, la Cna esponendo il progetto”oltre a favorire la disponibilità dei locali in centro perché non va dimenticato che il loggiato del Civico Palazzo si presta particolarmente per la sua conformazione e ci sono degli spazi importanti che potrebbero trasformarlo in una sorta di galleria del commercio. Recanati trasformata in una città degli outlet trarrebbe enorme vantaggio sotto tutti gli aspetti, non solo commerciale, ma anche quello turistico”.