Nota della Provincia

Diciotto vaste aree ancora allagate, dodici strade interrotte, 45 persone che non possono ancora rientrare nelle loro abitazioni, 5 Comuni ancora privi di energia elettrica ed altri 15 in cui l’elettricità manca in alcune zone. Queste le conseguenze del maltempo in provincia di Macerata, secondo quando emerso nella seconda riunione di oggi delle protezione civile provinciale, che alle 16 ha tenuto un “summit” nella Sala operativa di viale Indipendenza per fare il punto della situazione.
Nella zona Torresi e Chiarino del Comune di Potenza Picena, alcune squadre di volontari della protezione civile stanno facendo defluire l’acqua attraverso un canale artificiale, mentre permane la situazione di allagamento in località Molino Vecchio. A Porto Recanati è allagata tutta l’ampia zona sulla sponda destra del Potenza che interessa sia la zona industriale, sia la zona residenziale.
A Montelupone sono ancora allagate la zona industriale e la località di San Firmano, oltre all’incrocio tra la strada Regina e la strada comunale che conduce vero la nota abbazia.
A Montecassiano, a seguito dell’esondazione del Fosso Monocchia, continua lo stato di allagamento delle frazione Vissani e Sambucheto
Sul versante del Chienti sempre allagata la frazione di Trodica di Morrovalle così come le zone industriali di Montecosaro (via Bologna, Via Fermani) e Civitanova Marche, dove l’acqua ha invaso anche la superstrada e lo svincolo per l’autostrada.
Permane l’allontanamento dalle loco abitazioni per 22 persone a Sambucheto, 2 a San Firmano, 10 a Trodica, 5 a Porto Recanati. A questi si sono aggiunte oggi una famiglia di 4 persone a Rotondo di Tolentino e un’altra famiglia di 2 perone anziani a Cessapalombo.
Per l’eccezionale ondata di maltempo che ha provocato ingenti danni alle strutture sia private che pubbliche (solo nella giornata del 2 marzo in alcune zone sono caduti fino a 200 millimetri di pioggia), il Commissario prefettizio della Provincia di Macerata, Sandro Calvosa, ha chiesto la proclamazione dello “stato di emergenza”.

La richiesta è stata inoltrata, come prevede la legge, al presidente della Regione Marche, affinché se ne faccia interprete nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la Protezione civile.
L’incessante lavoro delle squadre dell’Enel, giunte anche da fuori regione, ha permesso di ridurre a cinque il numero dei Comuni ancora privi di energia elettrica. Sono: Bolognola, Fiastra, Penna San Giovanni, Sarnano e Sant’Angelo in Pontano. La corrente elettrica è stata ripristinata solo in parte a Cessapalombio, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Cingoli, Fiordimonte, Gualdo, Montecavallo, Matelica, Muccia, Pievetorina, Poggio San Vicino, Pievebovigliana, Serravalle, Serrapetrona e San Ginesio. In tutti questi Comuni, pertanto, ci sono zone o frazioni ancora senza luce.
Per quanto riguarda la viabilità sono ancora interrotte la SS.77 nel sottopasso dell’autostrada A14, la statale 16 tra l’Hotel House e il semaforo nei presso del Green Leaves, la provinciale 10 nel centro urbano di Morrovalle, la 28 Corridonia-Colbuccaro in corrispondenza del ponte sul Fiastra gravemente lesionato dal cedimento di un pilone, la provinciale 100 Porto-Recanati - Numana in località Scossicci a causa della mareggiata, la strada 127 Tolentino-San Severino per una frana in prossimità delle Terme di Santa Lucia, la 144 “Corta” per Recanati. A tutte queste strada statali o provinciali si aggiungono cinque strade comunali ancora non transitabili: Macerata - Madonna del Monte - Sambucheto, Urbisaglia-Montedoro, Corridonia-Cigliano- Monte San Giusto (via Madonna di Loreto), Casette d’Ete - Villa San Filippo.
Dovrebbe riprendere alle ore 19 il transito dei treni tra le stazioni di Tolentino e San Severino Marche dove stamane si è verificato uno smottamento della massicciata ferroviaria.

Il Commissario prefettizio, Sandro Calvosa, ha chiesto la proclamazione dello “stato di emergenza” per l’eccezionale ondata di maltempo che ha provocato esondazioni di fiumi con allagamenti diffusi, nonché numerosissime frane e smottamenti di terreno in tutte le zone medio-collinari e in tutta la zona costiera della provincia di Macerata.
La richiesta è stata inoltrata, come prevede la legge, al presidente della Regione Marche, affinché se ne faccia interprete nei confronti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la Protezione civile. Della richiesta è stato informato il Prefetto.
Nella nota inviata al presidente Spacca, il Commissario Calvosa riassume la situazione, indicando i maggiori eventi calamitosi registratisi a partire dalla tarda serata di martedì 1 marzo e sottolineando come nella sola giornata del 2 in alcune zone le precipitazioni abbiano fatto registrare il record di 200 millimetri di pioggia.
Tra la tarda serata di ieri e la notte scorsa sono state chiuse al traffico altre tre strade provinciali, due a causa di frane e la terza, la Sp 100 “Porto Recanati-Numana” a causa della nuova forte mareggiata. In quest’ultimo caso, la circolazione è deviata sulle strade comunali del centro abitato adiacente o sulla statale 16 e la provinciale 123 “Sorbelli”.
Nel Comune di Tolentino è stata chiusa per frana la Sp 127 per San Severino Marche nel tratto compreso tra lo stabilimento di imbottigliamento dell’acqua minerale e le Terme di S.Lucia. Qui il traffico leggero è deviato sulla strada comunale di San Giuseppe, mente eil traffico pesante viene obbligatoriamente deviato all’ingresso di Tolentino per essere dirottato lungo la strada “Murat” per Passo di Treia e quindi sulla Sp 361 “Septempedana” fino a Taccoli. Deviazione in senso inverso per il traffico pesante proveniente da San Severino e diretto a Tolentino.
In prossimità di San Ginesio è chiusa al km. 13 la Sp 45 “Faleriense”, anche in questo caso per frana. Il traffico è deviato localmente su viabilità comunale.
Nonostante l’incessante lavoro di numerose squadre dell’Enel ancora questa mattina in 15 diversi Comuni della provincia di Macerata l’erogazione dell’energia elettrica non risulta ripristinata in tutto o in parte del territorio comunale. Sono senza corrente, in particolare quella ad alta tensione, Sarnano, San Ginesio, parte di Apiro, Camporotondo di Fiastrone, Pievetorina, Penna San Giovanni, Fiastra, Gualdo, Monte San Martino, Bolognola, Cessapalombo, parte di Cingoli, Acquacanina, Monte Cavallo, Pievebovigliana.
Per poter completare al più presto i lavori di ripristino delle linee elettriche, l’Enel ha presto l’impiego anche di propri tecnici provenienti da altre regioni. Le operazioni sono ostacolate anche dalla presenza di neve in molte località collinari e montane dove si sono verificati cedimenti di tralicci.