di Franco Capponi, capo gruppo FI Regione Marche
La
disorganizzazione e le difficoltà del bilancio regionale vengono fatte scontare
al settore Sanità che oltre che non avere realizzato investimenti strategici
sui plessi degli attuali ospedali dell’hinterland maceratese e dell’area a sud
di Ancona, ha cancellato la gara di project financing per il nuovo ospedale di
rete di San Sabino di Osimo che avrebbe servito un bacino di utenza di circa
100.000 abitanti residenti nei Comuni di Osimo, Castelfidardo, Loreto,
Recanati, Numana, Sirolo, Offagna e Camerano. Sono legittime quindi le
lamentele del Comitato per la difesa dell’ospedale S.Lucia di Recanati come
quelle del Comitato pro ospedale di rete di S.Sabino di Osimo che chiede di
potenziare adesso i servizi del ‘Ss Benvenuto e Rocco’ di Osimo.
Mentre la Regione nicchia sul futuro del nuovo polo ospedaliero a sud di
Ancona, ora da accorpare al progetto di Agenzia della terza età-Inrca e forse
da realizzare ancora sul territorio comunale osimano (ammesso che il Comune di
Ancona lo permetta), gli attuali presidi di Recanati, Loreto e Osimo continuano
infatti ad essere depauperati di personale medico e infermieristico, di
primari, di servizi funzionali ed essenziali. In quest’ottica ha ragione il
Comitato recanatese: per il S.Lucia il 2007 è stato un anno da cancellare.
Mancano i primari di Medicina e un dirigente chirurgo, il laboratorio analisi è
carente di personale. Ad emblema di una situazione che sta degenerando
assurgono i lavori di manutenzione straordinaria al tetto dell’immobile
ospedaliero e nei locali del Pronto soccorso che il Comune di Recanati si è
dovuto accollare in prima persona per una spesa di oltre 1 milione di euro.
Invito quindi tutte le forze politiche di Recanati, in particolar modo quelle
del centro destra ad unirsi a sostenere la causa del Comitato per la
salvaguardia dei reparti ospedalieri del S.Lucia, ricordando alla giunta Spacca
che è arrivato il momento di dare concreta attuazione alla convenzione stretta
ormai da tempo tra Regione Marche e l’Università Politecnica di Ancona per istituire
proprio nell’ospedale di Recanati la specializzazione diagnostica della
laparoscopia.
E’ assurdo oggi far morire la sanità recanatese, osimana e lauretana radicata
sul territorio con professionalità forti, soprattutto nella prospettiva futura
di vedere realizzato il nuovo ospedale di Osimo (filtro alla struttura
sanitaria regionale di Torrette) non prima dei prossimi dieci anni. Forza
Italia sarà in prima linea per sostenere questa battaglia anche nell’aula del
consiglio regionale.