Di Mirko Bianchini, segretario  Lega Marchigiana

Da un po' di tempo stanno accadendo cose strane nella Lega Nord Marche. Pochi mesi fa il segretario regionale del partito ha espulso dallo stesso il Capogruppo Consigliere Regionale Enzo Marangoni, colpevole, secondo il segretario regionale,  di aver presentato una proposta di legge al parlamento delle Marche che mirava a dare la precedenza alle famiglie italiane, rispetto a quelle extracomunitarie, nel caso di carenza di posti negli asili nido. Cosa peraltro da sempre affermata dai leghisti tant'è che una identica proposta di legge è all'esame del parlamento regionale veneto per volontà di tutti i consiglieri regionali della Lega Nord di quella regione. Quello che si può proporre in Veneto non si può proporre nelle Marche?legamarche

Oppure, come tutti hanno fondatamente sospettato, l'espulsione  di Marangoni è stata strumentale poichè risponde ad altri obiettivi e a lotte di potere interne alla Lega Nord Marche?

Ora è accaduto un altro fatto che ha dell'incredibile rispetto al credo storico della Lega Nord. Il consigliere comunale di Porto Recanati, Attilio Fiaschetti, eletto nella lista civica della maggioranza di centrodestra  in quota Lega Nord, sta organizzando una specie di Carnevale multietnico  (Corriere Adriatico del 24.2.2011) coinvolgendo le 71 etnie presenti a Porto Recanati, città che vanta la più alta percentuale d'Italia di residenti extracomunitari sul totale della popolazione: 22%.

Ma cosa faranno i portorecanatesi, e gli italiani in genere, durante questo Carnevale multietnico? Semplice, secondo Fiaschetti "noi (portorecanatesi) avremo modo di avvicinarci alle loro tradizioni (quelle delle 71 etnie) attraverso la conoscenza dei loro costumi, delle loro usanze e della loro cucina". Questo, secondo lo strano leghista Fiaschetti, è il modo "per favorire l'integrazione degli extracomunitari". Ma come Fiaschetti? Lei è sicuro di essere interiormente leghista? Le sue parole hanno un sapore cattocomunista più che leghista. La Lega Nord ha sempre sostenuto esattamente il contrario di quanto lei dice.  Secondo la Lega sono gli extracomunitari che, se vogliono integrarsi con gli italiani, devono avvicinarsi alle nostre tradizioni attraverso la conoscenza dei nostri costumi, delle nostre usanze e della nostra cucina. Se seguissimo la  proposta Fiaschetti dovremmo noi italiani avvicinarci all'Islam, praticare la poligamia, non festeggiare il Natale, seguire lo stile di vita non nostro ma delle varie etnie dell'Hotel House, struttura a  Fiaschetti evidentemente molto cara.

Come mai Fiaschetti non si occupa invece di cose più serie e sentite dai portorecanatesi come la disoccupazione degli italiani, la mancanza di sicurezza in una città dove sono avvenuti omicidi di recente e molti altri fatti criminosi, il commercio abusivo, la droga , la prostituzione che infestano l'hotel house ma anche altre zone della città, l'erosione marina che colpisce la costa e quindi il turismo. La verità è che, anche nelle Marche,  la Lega Nord è diventata ormai un partito politico come gli altri. La spinta al cambiamento si è arenata nelle paludi pontine e romane. La Lega Nord è ormai ben comodamente seduta nelle poltrone  ministeriali e  le questioni sociali ed economiche della gente comune sono ormai dimenticate. Al Nord, quello che era nato come il movimento di lotta agli sprechi del denaro pubblico è diventato Lega ladrona e mangiona. Dov'è finita la Lega che chiedeva, da sempre, l'abolizione delle province ma che invece ora difende strenuamente? E quando  la Lega chiedeva l'abolizione delle prefetture, viste come la lunga mano del potere centralista dello Stato? Ora, al contrario, ha addirittura il Ministro degli interni.

Ormai le autentiche e giustissime istanze della Lega delle origini  sono portate avanti da altri movimenti. Sono numerosi i  movimenti autonomisti in varie regioni d'Italia che non si riconoscono più nelle degenerazioni della Lega Nord che ha ormai esaurito l'originaria spinta al cambiamento.

Il progetto della Lega Marchigiana è nato nella convinzione che, come è avvenuto nelle prime esperienze leghiste, i movimenti politici debbono nascere sul territorio, da cittadini che vogliano restituire alla politica il senso vero di servizio alla comunità locale. In una fase politica in cui la politica nazionale sembra aver decisamente dimenticato il proprio ruolo e si dedica a piccoli giochi di potere e di interesse, a cui i politici locali si accodano piuttosto che preoccuparsi dei problemi dei cittadini, ci sembra necessario proporre il nostro progetto rivolto all’esigenza di rappresentare i valori, la cultura, la storia, le tradizioni della nostra regione e su queste basi sviluppare un programma politico che in ogni ambito dell’amministrazione della cosa pubblica abbia sempre e soltanto come riferimento costante l’interesse dei cittadini.