Di Mirco Scorcelli, capo gruppo PD

La sanità sta vivendo un periodo difficile, aggravato dall’assurda decisione del Governo Berlusconi di tagliare ulteriori 80 milioni di euro alle Marche nonostante il buon lavoro di rientro dal deficit effettuato negli ultimi anni. A differenza di altre Regioni le Marche ha rimesso a posto i conti della sanità e invece di essere premiata viene penalizzata a differenza di Regioni molto meno virtuose. Questo fatto va tenuto in grande considerazione se non vogliamo fare demagogia e disinformazione. Come non ci possiamo dimenticare i gravi errori commessi nel passato sulle scelte che hanno riguardato il nostro nosocomio. Se l’Ospedale di Recanati è in difficoltà nonostante la dedizione dei professionisti che vi operano, qualcuno che pontifica dovrebbe fare un attento esame di coscienza invece di sorridere sull’inaugurazione di un reparto che solo per problemi interni all’ASUR non è stato ancora utilizzato. Ne abbiamo avuti in precedenza a Recanati di esempi.

Come non ricordare la farsa di Via Risorgimento a Castelnuovo: una strada rifatta più volte, spendendo il doppio, ancora disastrata e senza possibilità di interventi risolutivi, con il taglio del nastro a pochi giorni dalle elezioni comunali, per l’ennesimo rifacimento di poche decine di metri. E un bel taglio del nastro per il punto dì informazione ed il monumento-bagno di Porta Cerasa, per la Bretella Paolina, per l’ex Mattatoio venduto senza incassarne i soldi ma spendendoli, rischiando di mettere sul lastrico il Comune? Il Gruppo Consiliare del Partito Democratico chiede alla Regione Marche e al Direttore Marini di rispettare gli impegni presi: potenziamento del Punto di Primo Intervento e della Radiologia (non lo smembramento come si è cercato furbescamente di fare, evitato grazie al tempestivo ed energico intervento del Sindaco Fiordomo), attivazione della lungodegenza per qualificare ulteriormente il servizio di Medicina, la ripresa dei lavori di ristrutturazione del Santa Lucia fermi ormai da troppo tempo, il ciclo breve di chirurgia da eseguire esclusivamente a Recanati con l’arrivo del nuovo primario al quale auguriamo buon lavoro. Civitanova e Recanati devono diventare realmente un’unica struttura, integrare i servizi, diversificare l’offerta.

Abbiamo bisogno di studiare una nuova collocazione per il Poliambulatorio e per la RSA, anche per liberare spazi per l’allargamento della Casa di Riposo e dare più risposte alle tante domande d’accesso. Quanto al Materno Infantile deve essere preservata l’esperienza del Santa Lucia, le innovazioni e la qualità che l’hanno caratterizzata. Se si pensa di trasferire come se fossero pacchi postali le partorienti di Recanati a Civitanova, si dimostra di non conoscere la storia di questo reparto e del territorio. C’è invece bisogno di un progetto di rilancio serio e tempestivo, di cercare soluzioni innovative, di mettere al centro della programmazione la SALUTE DEL CITTADINO come giustamente ha rivendicato il Sindaco Fiordomo sabato scorso nell’ottimo convegno organizzato dalla Cisl.