Il consiglio comunale ha dato il via libera ad un’operazione che permetterà profonde ristrutturazioni laddove prima esistevano fermi vincoli. Ciò si rende possibile con la ricezione della direttiva regionale per la riqualificazione delle abitazioni esistenti.

Ovviamente ci sarà una “vigilanza” dell’UTC sul tipo di interventi al fine di non scadere in riqualificazioni devastanti. Uno dei beneficiari maggiori per interventi che permettano di recuperare stati di degrado saranno  il centro storico e le aree sinora sottoposte a vincolo dal nuovo piano particolareggiato a tutela del paesaggio leopardiano.edili

Due esempi. Nel centro storico si potrà rendere abitabile un sottotetto  in deroga alle altezze e con la possibilità di creare un punto luce con l’apertura di un lucernario. Per le zone sotto tutela si potrà intervenire su case da tempo abbandonate o progressivamente lasciate in abbandono e per le quali oltre alla possibilità di un ripristino si potrà concedere un aumento max di 50 mq, corrispondenti a 150 mc.

In questo modo si interviene in pratica su cubature già esistenti, favorendo la rivitalizzazione del centro storico e il recupero di stati di abbandono in campagna.

Tra l’altro le circa 70 richieste giacenti in comune sono il segnale che questo atto del consiglio comunale era molto atteso e potrebbe essere un segnale indicatore che altri seguano questa strada.

Resta il problema del “social housing” sul quale il capo gruppo di Per Recanati, ha sollevato un caso. Si sa che la Regione per l’operazione collegata all’insediamento di Chiarino non ha concesso finanziamenti e questo costringerà il comune a riportare in consiglio comunale un nuovo bando.

E su questo denuncia Giaconi come sia stato possibile se tutto è ancora fermo a livello di atti ufficiali, se i terreni interessati sono ancora di proprietà degli IRCER, già si pubblicizzi la vendita di appartamenti, senza che in consiglio sia approdato un progetto ed una relazione sui costi degli stessi agli acquirenti.