Il PdL (Bartomeoli, Paoletti, Pepa, Pioppi) ha presentato una mozione che impegni il comune a rendere pubblici gli emolumenti degli amministratori, la loro dichiarazione dei redditi, gli interessi finanziari nel quadro di un programma di trasparenza verso i cittadini

“Con la presente i sottoscritti consiglieri comunali del gruppo PDL Roberto Bartomeoli, Maurizio Paoletti, Emanuele Pepa e Silvia Pioppi ai sensi dell’art.38 del regolamento comunale, intendono presentare una mozione da inserire all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, avente ad oggetto:

“ISTITUZIONE DELL’ANAGRAFE PUBBLICA DEGLI ELETTI”.soldini

PREMESSO CHE: Il T.U.E.L. approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, recita:

- all’art. 3, comma 4, “i comuni e le province hanno autonomia statutaria, normativa, organizzativa e amministrativa”;

- all’art 6, comma 2, “Lo Statuto stabilisce […] le forme […] della partecipazione popolare […] dell’accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi”;

- all’art. 8, comma 3, “Nello Statuto devono essere previste […] procedure per la proposizione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati diretti a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi”;

- all’art. 10 “Diritto di accesso e di informazione”, comma 1, cita “Tutti gli atti dell’amministrazione comunale e provinciale sono pubblici, ad eccezione di quelli riservati per espressa indicazione” e che nello stesso art. 10 comma 2 vengono individuate indicazioni per garantire tale diritto di accesso e di informazione demandando comunque ad apposito regolamento; assicura il diritto dei cittadini di accedere, in generale, alle informazioni di cui è in possesso l'amministrazione;

CONSIDERATO CHE: l’art. 18 del titolo 5° della Costituzione sancisce che “Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”, e che, al fine di esercitare il potere di indirizzo e di controllo del Consiglio comunale, si rende opportuno e necessario agevolare, anche tecnicamente, il diritto di accesso e di informazione dei consiglieri e dei cittadini, come presupposto indispensabile alla garanzia di trasparenza e di buona amministrazione dell’ente di cui in premessa;

occorre pertanto che i Comuni diano un segnale concreto di impegno sul versante della trasparenza e della possibilità di accesso agli atti amministrativi;

Il Consiglio comunale di Recanati IMPEGNA Il sindaco e la Giunta comunale a:

rendere disponibili sul sito web istituzionale del Comune (www.comune.recanati.mc.it), entro il termine perentorio di sei mesi dall’approvazione del presente atto:

a) di ciascun eletto al Consiglio comunale i seguenti dati: - nome e cognome, luogo e data di nascita; - il codice fiscale, dato identificativo al fine di disporre di un’anagrafe pubblica degli eletti e, di ciascuno, gli   incarichi elettivi ricoperti nel tempo; - lo stipendio, i rimborsi e/o i gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dal Comune; - dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’assunzione dell’incarico, degli anni in cui ricopre l’incarico e dell’anno successivo; - atti presentati con relativi iter fino alla loro conclusione; - il quadro delle presenze ai lavori dell’istituzione di cui fa parte e i voti espressi sugli atti adottati dalla stessa.

b) del Sindaco e di ciascun membro di giunta i seguenti dati: - nome e cognome, luogo e data di nascita; - il codice fiscale, dato identificativo al fine di disporre di un’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati e, per ciascuno, degli incarichi elettivi e/o pubblici ricoperti nel tempo; - lo stipendio, i rimborsi, e/o i gettoni di presenza percepiti a qualsiasi titolo dal Comune. - dichiarazione dei redditi e degli interessi finanziari relativi all’anno precedente l’assunzione dell’incarico, degli anni in cui ricopre l’incarico e dell’anno successivo.

c) iimpegnarsi a modificare lo Statuto comunale e i relativi Regolamenti attuativi entro il termine perentorio di sei mesi, adeguandoli con le opportune previsioni, affinché venga quindi istituita l’anagrafe pubblica degli eletti, così come specificata nella presente mozione.