Nota dei consiglieri comunali Giulio Affricani, Antonella Mariani, Mirco Scorcelli, Francesco Fiordomo, Daniele Massaccesi, Maurizio Poeta,Claudio Filippetti, Enrico Flamini

Le dimissioni dell’assessore Gianfranco Miccini non sono che l’ennesima dimostrazione di una crisi politica ed amministrativa che si trascina da tempo e che paralizza una città in decadenza, strangolata da problemi che la giunta non affronta. Già l’anno scorso l’assessore Miccini si era dimesso: per diverse settimane non era andato più in comune e la sua lista aveva manifestato irritazione nei confronti di altri gruppi di maggioranza. Tensioni confermate dalle prese di
posizione dei rappresentanti del centro destra che avevano scritto sulla stampa locale di una giunta che assomigliava ad una “armata Brancaleone”, definizione non certo tenera se usata da un gruppo di maggioranza che in giunta ha un proprio rappresentante. Poi abbiamo
registrato il no all’ingresso in giunta di un rappresentante della Dc al posto di Franco Foschi. No ribadito in una recente intervista dal capogruppo di Forza Italia che accusava i colleghi di maggioranza di essere alla ricerca soltanto di poltrone. E’ chiaro, insomma, che la
maggioranza che governa Recanati da nove anni è arrivata al capolinea. Non tanto perchè il mandato è in scadenza, quanto per le contraddizioni, i contrasti interni, la mancanza di fondi dovuti ad anni di spese ingenti, per opere non indispensabili, molte delle quali realizzate male, che hanno portato oggi all’incapacità di garantire a Recanati un minimo di decenza urbana, di pulizia, di manutenzione di strade e marciapiedi, di sicurezza. Bisogna che si prenda atto di
questo fallimento politico e amministrativo che frena una città che ha bisogno di cambiare passo, di voltare pagina, di lasciarsi alle spalle questi giochetti e questa inconcludenza.