Dopo la denuncia pubbica del consigliere del PdL Pepa, apparsa sul Resto del Carlino, in realazione ad evasive risposte fornite dal comune in relazione all’erogazione di fondi alla Pro Loco e diffida al segretario comunale per non avere fornito la documentazione richiesta, il sindaco ha diffuso una nota.
Di Francesco Fiordomo, sindaco di Recanati
Scrivo la presente quale diritto di replica in merito ad un articolo comparso sul Vs. giornale giovedì 03.02.2011, su di una diffida al segretario comunale di Recanati.
Il Segretario ha di già risposto al Consigliere Pepa nel merito di quanto da Lui lamentato: in sostanza il Segretario chiarisce che ha già risposto a quanto richiesto da Pepa nei limiti della documentazione presente: è lapalissiano che non si possa trasmettere una rendicontazione che ancora non c’è. Ciò che c’era (Amantica, Cantarioniadi, Paese dei balocchi) è stato trasmesso in toto.
La Dirigente Barbieri aveva indicato al Consigliere che, a rendicontazione pervenuta e, quindi, approvata, sarebbe stato trasmetto il tutto; ma oggi, lo ripeto non vi è rendicontazione: come facciamo a trasmettere al buon Pepa un documento (rendicontazione) che non esiste ancora? Ce lo chiediamo tutti.
La prassi applicata (anticipazioni di pagamenti per le associazioni locali –come la Pro Loco- sono una buona prassi (già utilizzata dalle precedenti amministrazioni cui appartenevano sia Pepa che Bartomeoli) che la Giunta Fiordomo continua a seguire.
Ritiene questo modo di procedere improprio ed ingeneroso, invitando il Consigliere ad operare rispettando il principio di leale collaborazione tra organi.
Da tutta questa storia conseguono delle domande, a cui ciascuno potrà dare le opportune risposte: forse la minoranza a nome di Pepa vuole ora mettere in difficoltà le associazioni? Perché cambiare modo di procedere? Ce l’ha con qualcuno? Il dubbio ce lo poniamo. Forse che Pepa ha avuto un “cattivo consigliere”? Il “cattivo consigliere” dovrebbe imparare a fare politica, volando alto, non aggredendo i dipendenti comunali e, in particolare, il Segretario comunale ed il Dirigente dell’Area Gestione Risorse, oltre a non disturbare inutilmente la Prefettura o la Procura (o non so chi altri), che, penso, siano soggetti istituzionali che abbiano cose più importanti da fare piuttosto che interessarsi di un ipotetico documento (il rendiconto) che ancora non esiste.
Inoltre va aggiunto che in verità i Consiglieri di minoranza chiedono continuamente centinaia di documenti, a mio avviso con evidente finalità ostruzionistica dell’attività amministrativa; certo, ritengo che il diritto dei consiglieri comunali ad accedere alla documentazione sia sacrosanto e che vada evaso; su questo vi è la dovuta massima disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale. Ma richiedere, con logica ispettiva di sospetto, l’elenco di tutti i mandati, liquidazioni, pagamenti, l’elenco delle persone che hanno avuto il discarico di ruoli esattoriali (indicando nomi, cognomi e quant’altro interessi della vita privata dei cittadini), anche se dovuto, mi sembra eccessivo. Temo per la privacy del cittadino, poiché, usciranno dagli uffici comunali documenti riservati che nulla hanno a che vedere con il vero controllo politico che può essere esercitato dal consigliere. Ma ciò indica il retro pensiero con il quale taluno ama fare politica; a mio avviso la politica è altro.