Di Enzo Marangoni, capo gruppo in consiglio regionale Lega Nord
Illustrissimo Assessore, dalla lettura della stampa odierna apprendo che Lei mi accusa di logica campanilistica e non di sistema nell’affrontare la problematica della Sanità in Regione. Mai nulla fu così NON vero!
Premettendo che essere campanilisti è un pregio e non un difetto in quest’epoca in cui tutti sono esterofili e nessuno si cura più di tutelare il patrimonio che i nostri avi ci hanno tramandato con sacrifici e abnegazione, torno a spiegarle la mia proposta - che poi mia non è, ma la sottoscrivo perché la condivido – e vedrà che è quanto mai nell’ottica di un sistema sanitario regionale integrato nel territorio.
Il concetto di territorio vasto tra comuni di diverse province è peraltro già presente nel progetto dei dodici ospedali di rete, che vuol accorpare Jesi con Cingoli, e nel progetto di lungo periodo presentato dalla sua Giunta che vedrà costruire un ampio servizio nella zona montana da Fabriano a Camerino.
Perché allora lo stesso concetto non vale per la val Musone?
Se interessarsi agli aspetti umani oltre che sanitari di un territorio vasto ed interprovinciale è campanilismo, allora sono fiero di essere campanilista. Peccato che di campanilisti di questo tipo siamo rimasti in pochi…
C’è invece chi pensa agli interessi personali, particolari, del partito di appartenenza o delle cooperative rosse che fiancheggiano il proprio partito, così come c'è chi è indifferente alle accuse di “parentopoli”.
Le ricorda qualcosa, Assessore, la vicenda CUP e ITALCAPPA?
Non sarà forse che la sanità non può essere gestita a misura di cittadino perché poi diventerebbe più difficile collocare le “persone giuste al posto giusto” e che gli addotti problemi di contenimento dei costi e di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza siano solo specchietti per le allodole?
La salute dei cittadini non può essere soggetta a personalismi di nessun tipo. Nessun politico dovrebbe dimenticalo mai.