Si sfalda il nucleo di Protezione Civile. Il coordinatore cittadino, Antonio Taffi (nella foto il giorno della presentazione del nucleo), ha rassegnato le dimissioni. Lo ha seguito a ruota il vice, Giacomo Senesi. E sarebbero almeno una ventina i volontari pronti a smettere la divisa gialla.
Alla base del disagio i non facili rapporti con l’amministrazione comunale ed alcuni suoi apparati dell’UTC.
Frizioni talmente insanabili che hanno portato i vertici della Protezione Civile a sbattere forte la porta ed andarsene.
Si va dalle tante promesse enunciate e sinora disattese da parte del comune fino alla mancanza di dotazioni di sicurezza basilari. Ma quello che ha fatto traboccare l’acqua dal vaso sono state le tante critiche piovute sull’associazione in relazione alla grande nevicata del 16 dicembre, più che quelle per il servizio antincendio svolto in occasione dei fuochi artificiali di Capodanno.
Critiche che hanno innescato nei volontari un misto di rabbia e delusione in quanto immotivate.
C’è poi una lettera, dtata 2 dicembre, quindi prima dei due eventi, rimasta senza risposta da parte dell’amministrazione circa le idoneità dei volontari per certi servizi.
In forza al nucleo di Protezione Civile risultano un’ottantina di volontari, di cui 14 sono donne.
Alcuni elementi hanno operato per il terremoto in Abruzzo, effettuato servizi di avvistamento incendi in montagna e a Recanati svariati servizi per lo più in occasione di grandi manifestazioni.
Dal palazzo per ora nessuna reazione. Si attendono gli esiti dell'incontro che il sindaco ha immediatamente chiesto alla Protezione Civile per sabato mattina.
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