Di Enzo Marangoni, capo gruppo in consiglio regionale Lega Nord

Dustin Hoffman sarà ancora il testimonial delle Marche nel mondo.

Ci saremmo aspettati qualcosa di nuovo da un Presidente della Giunta che in ogni occasione  istituzionale continua a ricordarci la mancanza di identità della nostra Regione. Una regione frammentata,  è vero, che non capisce come possa  trovare la propria unitarietà in un attore straniero che, per quanto bravissimo e giustamente premiato, non ha nulla a che fare con le Marche.

Nel sentire Hoffman declamare in un italiano stentato i versi di Leopardi, noi marchigiani dovremmo essere orgogliosi delle nostre colline?

Nel vedere un attore americano che arranca per i pendii studiando poesie, qualcuno dovrebbe aver voglia di venire nelle Marche… ma che nesso c’è?

Ci sono tanti marchigiani che hanno successo nel mondo. Dalla moda all’industria, passando per la cultura e lo sport, le Marche hanno da sempre regalato al mondo grandi personalità.

In questi anni l’italiano più famoso nel mondo è Valentino Rossi, campione mondiale di motociclismo e di simpatia. Valentino Rossi è di Tavullia, provincia di Pesaro.

Questo giovane sportivo marchigiano, un po’ guascone, potrebbe portare con la sua moto l’immagine delle Marche nel mondo, con maggior naturalezza e maggior seguito di pubblico di quanto non possa fare il grande Hoffman storpiando Leopardi.

Valentino Rossi viene da una terra di industria e di turismo e potrebbe egregiamente rappresentare quei giovani marchigiani che, partendo da un territorio dove sono radicati i valori dell’impegno, della professionalità e della perseveranza, raggiungono grandi successi nel mondo.

Il suo accento pesarese, il suo sorriso, la sua aria da bravo ragazzo sarebbero sicuramente vincenti in Italia e all’estero; persino in Cina, nazione in cui Valentino è l’Italiano più popolare.

Se il Presidente Spacca non può fare a meno delle poesie di Leopardi, allora che le declami Valentino Rossi con il suo schietto accento pesarese!

Le Marche possono offrire di più di Dustin Hoffman: l’autenticità di Valentino Rossi.