Nota del Comune
E’ stato senza dubbio un ritorno nelle Marche atteso e particolarmente gradito quello di S. Em. il Cardinale Angelo Comastri che fu Arcivescovo Prelato di Loreto dal 1996 al 2005, ora Vicario Generale di Sua Santità Benedetto XVI per la Città del Vaticano e Presidente della Fabbrica di San Pietro in occasione della presentazione del libro "Le Cattedrali. Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia".
L'appuntamento, al quale ha partecipato anche il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, in vista dell' imminente apertura della Cattedrale di San Flaviano si è aperto con i saluti di Roberto Massi Vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata e di S.E. Mons. Claudio Giuliodori Vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, cui ha fatto seguito il contributo del Prof. Gabriele Barucca curatore di questa proposta editoriale.
"Le Cattedrali" si propone infatti come un'opera raffinata densa di note storiche e impreziosita da un apparato iconografico di qualità capace di esaltare i tesori che la Diocesi di Macerata da secoli custodisce. Realizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata -con il Patrocinio della Soprintendenza per i Beni Storici,Artistici ed Etnoantropologici delle Marche- il volume conta ben trecentocinquanta pagine contenenti saggi approfonditi firmati da esperti in materia.
San Giuliano a Macerata, San Catervo a Tolentino, San Flaviano a Recanati, Santa Maria Assunta a Cingoli e le Santissima Annunziata a Treia sono le chiese delle cinque Vicarie diocesane che, oltre a conservare le reliquie dei Santi Patroni, rappresentano ancora il fulcro attorno al quale ruota sia la vita religiosa che quella civile delle rispettive città.
“ Il valore della Cattedrale - spiega il Cardinale Angelo Comastri nella prefazione-, si svela a partire dall'insegnamento evangelico e dal profondo legame di Gesù con Pietro e si resta affascinati per la bellezza e la quantità delle opere poste ad ornamento del luogo sacro, con la finalità di esplicitare i misteri della fede attraverso linee architettoniche, immagini e sculture".
“Questi veri e propri scrigni di bellezza -dice il Vescovo Mons. Giuliodori -costituiscono un vanto del passato, un imprescindibile riferimento per il presente della vita sociale e religiosa, ma anche un importante messaggio di fede, cultura e civiltà da consegnare alle nuove generazioni”.