L’assessore Gianfranco Piccini (delega all’urbanistica) si è dimesso, atto formalizzati alla vigilia della discussione del Bilancio di Previsione 2008. Perde un altro pezzo la giunta Corvatta.

Nella lettera di dimissioni Miccini fa riferimento a motivi personali e non lascia capire se la sua uscita dalla giunta comporti anche l’abbandono da parte del gruppo consiliare (la Lista Civica Recanati fu uno degli schieramenti più votati) della maggioranza che regge l’attuale ibrido Casa delle Libertà più liste civiche con dentro personaggi sia di centro che di destra e sinistra.

Ma se andiamo dietro nel tempo, l’ipotesi collegata più a questione politiche, appare la più verosimile. Infatti già un paio di anni fa Miccini mise nero su bianco il suo dissenso con un documento che venne anche negato ma che finì comunque alla stampa. In quell’occasione Miccini ottenne una verifica di giunta e le acque si calmarono anche se, per detta di stessi esponenti della maggioranza, il clima all’interno tra le forze politiche era tutt’altro che incoraggiante.

E’ importante ora capire il ruolo che assumerà il gruppo Lista Civica Recanati (due rappresentanti) all’atto del voto del bilancio 2008.

E passeranno anche dei giorni per capire se il sindaco, che non ha sostituito dopo la morte l’assessore alla cultura Foschi, avocando a se le deleghe, non nomini nemmeno in questo caso un nuovo assessore concentrando su di se anche i poteri dell’ex assessore Miccini.

Tornando a Miccini, come detto in apertura, nella lettera non fa riferimenti politici ma parla solo di sofferta scelta a seguito di personali considerazioni.

Più nello specifico scrive che “ritengo che ognuno di noi, preso dai ritmi sfrenati di tutti i giorni, debba ogni tanto fermarsi e fare un esame della sua attività cercando di capire se questo è prima di tutto soddisfacente per le persone più care, quindi la famiglia, e poi un esame di coscienza con se stesso. Nel mio caso ho aggiunto una valutazione di quelle che erano le mie responsabilità come amministratore pubblico e come imprenditore con alle dipendenze circa 50 persone, che significano altrettante famiglie. Il risultato che ne è scaturito era inequivocabile”

Nella lettera Miccini ringrazia sindaco e giunta, consiglio comunale e amici del gruppo, i consiglieri Taddei e Sgolastra, nonché il personale comunale.

In questi termini le dimissioni di Miccini non inficerebbero il rapporto di fiducia tra Lista Civica Recanati e sindaco. Le prossime ore saranno di verifica anche se da tempo circola voce a Recanati di un interesse di Miccini (oggi sopito?) di correre alle prossime amministrative 2009 come candidato sindaco.