E’ un albanese residente a Recanati la vittima del fatto di sangue di ieri sera all’interno del bar “Asso di cuori” di Portorecanati. Si tratta del 41enne Ardjan Shehag, già conosciuto alle forze ell’ordine per reati contro la persona tanto che aveva finito da poco di scontare una pena agli arresti domiciliari.
L’omicida è stato fermato poco dopo dai carabinieri mentre percorreva le vie del centro di Porto Recanati.
A freddare Shehag sono stati tre colpi di pistola, una piccola Beretta.
Tutto è iniziato con una violenta lite tra albanesi all’incrocio tra via Rossini e corso Matteotti. Erano circa le 18,45 e dalle parole si è passati alle mani con una furibonda scazzottata. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima avrebbe colpito il connazionale con un pesante tubo metallico di quelli che utilizzano per i bulloni delle ruote. A quel punto Shenag si è dato alla fuga dirigendosi verso il bar “Asso di Cuori” ma prima è stato raggiunto alla schiena da un primo colpo di pistola esploso da A. U.. Nella sala principale del bar in quel momento c’era solo il gestore mentre altri clienti si trovavano in una stanza appartata.
Entrato nel bar l’uomo è crollato a terra e A. U. Entrato a sua volta gli ha sparato da distanza ravvicinata altri due colpi, uno ancora alla schiena, l’altro alla testa.
Le indagini sono coordinate dal magistrato Stefania Ciccioli.
Si tratta nel giro di poche settimane del secondo omicidio nel centro rivierasco dove ora la gente ha sempre più paura e chiede interventi per avere garantita una maggiore sicurezza.