La “querelle” sui toni tenuti durante uno spettacolo di “Lunaria” la scorsa estate, dal cantautore Simone Cristicchi e dal poeta metropolitano Costantino Cinaski, è approdata in consiglio regionale con la risposta all’interrogazione della Lega Nord, da parte dell’assessore alla cultura, Pietro Marcolini.
Quella sera fu certamente una serata memorabile, come lo sono per unicità e spirito tutti gli spettacoli di “Lunaria. Seguirono però fiumi di parole e polemiche che il direttore artistico di Musicultura (che produce “Lunaria”), stemperò con eleganza, anche se a livello locale la questione ebbe un seguito politico da parte delle opposizioni.
La Lega invece ha coinvolto l’assessorato visto che tra Regione e Musicultura c’è una forte collaborazione in molte manifestazioni e che queste vengono anche finanziate dall'ente.
Per la Lega durante lo spettacolo sono stati proferiti insulti ed offese sia alle persone appartenenti alle forze dell’ordine ed alle istituzioni, sia alla cultura cristiana del paese attraverso il sarcasmo, la blasfemia e la bestemmia
In relazione all'interrogazione in oggetto comunico che la Giunta non è stata informata direttamente di quanto avvenuto la sera del 22 luglio a Recanati, ma lo ha appreso da notizie generiche apparse dalla stampa locale, su cui, tra l’altro, c'è stata una ricostruzione molto diversa. Secondo alcuni articoli di stampa ci sarebbe stato un mancato controllo delle parole in senso blasfemo, in altri, invece, ci sarebbe stato semplicemente un racconto piuttosto colorito. Vorrei però parlare di quello che ci riguarda, perché nel campo della libertà di espressione non stiamo a potere, a dovere o a volere concionare in Assemblea legislativa regionale.
La Regione Marche è un ente che cofinanzia l'Associazione Musicultura, che è una delle massime associazioni di promozione della musica popolare – insieme al Festival Tenco di Genova è forse la maggior associazione di musica pop in Italia –, ma il contributo corrisposto ad essa è finalizzato alla realizzazione del Festival omonimo della Canzone d'autore e non per l'iniziativa "Lunaria" che è direttamente sostenuta dal Comune di Recanati.
La Giunta regionale, non avendo dunque contribuito alla rassegna "Lunaria", ha ritenuto di non doversi formalmente dissociare da quanto avvenuto sul palco nella serata in questione non avendone titolo, né di dover intervenire nei confronti del Comune di Recanati, ente autonomo, istituzionalmente pari ordinato e che decide nel rispetto delle leggi e normative in materia la propria contribuzione a soggetti e manifestazioni.
La Giunta regionale è a conoscenza dei contenuti e programmi del Festival Musicultura dedicato alla canzone d'autore e realizzato dall'Associazione Musicultura. I programmi sono normalmente portati a conoscenza del Servizio regionale competente con notevole anticipo e anche presentati in diverse occasioni alla stampa. Il contributo viene dato sulla base del progetto e del programma, del bilancio sostenibile e della corretta rendicontazione degli anni precedenti che è puntualmente avvenuta, oltre che naturalmente per la ricaduta qualitativa di immagine in regione.
Per il 2010 i contributi sono stai assegnati con due decreti del dirigente del servizio internazionalizzazione, cultura, turismo e commercio, attraverso apposito bando pubblico ai sensi della l.r. 11/09. A Musicultura per il festival omonimo è stato assegnato un contributo pari a euro 69.844,00.
La Giunta non ha negato il contributo perché quanto accaduto a Recanati non ha nulla a che vedere con l'organizzazione del Festival Musicultura che si è svolto a giugno scorso allo Sferisterio di Macerata.
Infine, mi consenta Consigliere Marangoni, la Giunta regionale non ritiene compito delle istituzioni assumere atteggiamenti di censura rispetto alla libera espressione artistica, quindi parimenti ritiene pienamente legittima qualsiasi opinione di dissenso. Ha sempre cercato di finalizzare la concessione di contributi straordinari a eventi capaci di promuovere lo sviluppo civile, morale e sociale della comunità marchigiana, nel rispetto delle istituzioni e delle persone.
E questa la considerazione di Marangoni sulle risposte di Marcolini.
Per quanto detto non ci siamo, non ci siamo proprio. Marcolini ha detto innanzitutto che la Giunta non era informata e che ha appreso dalla stampa successivamente, una stampa, ha detto, che ha dato opinioni diverse, contrastanti. Allora l'ha invito a fare una interpretazione autentica e chiedere al suo collega assessore Marconi se le parole pronunciate da questo preteso poeta sono quelle che io ho sostenuto nell'interrogazione o sono diverse. Nel senso che il suo collega era presente quella sera e ha immediatamente protestato e parlato a fine spettacolo con questo presunto poeta lamentandosi personalmente della offensività, della blasfemia, della bestemmia delle parole utilizzate. Quando si arriva a raccontare di preti mandati gratuitamente a quel paese e di ostie sputate e vomitate, credo che un ente come la Regione Marche, che finanzia Musicultura, debba porsi qualche problema. Tra l'altro questo preteso poeta viene definito tale nella città di Giacomo Leopardi che è poeta per eccellenza. Quindi un’analisi autocritica non è stata fatta né dalla Regione né dal Comune di Recanati. Tanto che proprio ieri su un noto quotidiano regionale l'Assessore alla cultura di Recanati decanta ancora questo preteso poeta dicendo: “le serate come quelle vissute insieme a Cristicchi – ecco il preteso poeta – resteranno a lungo nei ricordi di tutti i cittadini”. Per lui evidentemente, e per la maggioranza politica che è la stessa nella quale lei si riconosce, sono grandi serate, per il sottoscritto sono invece un'offesa alla dignità e ai valori cristiani del popolo marchigiano e recanatese. Sono contento che l'Assessore suo collega abbia a quel tempo protestato, ma ora lo vedo silente. Per quanto riguarda la separazione artificiosa che lei fa sul piano, mi passi il termine, contabile tra Musicultura e Lunaria, nel senso che lei ha detto che la Regione finanzia Musicultura e Lunaria è un'altra cosa perché ci pensa Recanati, non è vero. Perché? Perché l'evento è stato denominato Lunaria dal Comune di Recanati, ma i soldi sono quelli di Musicultura, di cui la Regione Marche è abitualmente cofinanziatore dal 2005 ad oggi, e complessivamente, conteggiando anche i 69 mila euro che ha detto poc'anzi per il 2010, abbiamo superato la bella cifra di 500 mila euro. Per carità, è una cosa positiva, io sono favorevole al finanziamento delle iniziative culturali, però credo che quando i soldi sono pubblici si debba anche fare non certo una preventiva censura – sono d'accordo con lei, ci mancherebbe altro – ma perlomeno, se queste cose accadono, dare una tiratina d'orecchie all'ente che organizza o per lo meno dissociarsi o richiamarlo per il futuro affinchè questi pretesi poeti non offendano la dignità di quei valori cristiani in cui crede la maggior parte della popolazione delle Marche.