problemi_ricezione_digitale_terrestreC’è tempo ancora qualche mese, al massimo entro giugno, per prepararsi all’avvento del digitale terrestre. I recanatesi  dovranno adeguarsi alla nuova tecnologia se non vorranno tornare ad ascoltare solo la radio, perché senza il decoder lo schermo sarà completamente oscurato.

La digitalizzazione sarà effettuata in circa quattro fasi divise per aree geografiche e nel giro di poco più una settimana si potrà avere il dettaglio della calendarizzazione, a seconda delle assegnazioni delle frequenze da parte del ministero.

Ad ogni azienda vengono autorizzati alcuni books, che includono blocchi di programmi  Per capirci la Rai potrà attivare 4 frequenze, la prima coprirà tutto il territorio marchigiano e includerà Rai 1, Rai 2, Rai 3 e quasi sicuramente Rai News 24 e le altre includeranno 14 programmi diversi.

In sostanza aumenteranno in modo esponenziale le offerte della programmazione tanto da creare qualche problema alle tv locali, alle quali quasi all’ultimo momento, prima dello spegnimento totale del segnale analogico, saranno affidate le frequenze.

Tra le emittenti marchigiane è già iniziata la battaglia a chi riuscirà ad accaparrarsi quella meglio posizionata nel menu delle programmazioni. Solitamente “vincono” quelle che negli anni hanno conquistato più ascolti. Basti pensare che nelle prime dieci posizioni del menù ci sono i grossi network come Rai, Mediaset, La7 e Sky che posseggono una serie di programmazioni differenti. Ovvio che le emittenti locali non hanno possibilità di competere sia in termini di “lobby”, che di capacità di autofinanziarsi con la pubblicità vista la concorrenza.raidigitale

Per ora però ci si preoccupa di riuscire a vedere i principali canali televisivi e il digitale terrestre dovrebbe essere una garanzia per la diffusione del segnale, in quanto utilizza un linguaggio, digitale appunto, uguale a quello dei computer, internet e cellulari. Per poter vedere le trasmissioni quindi i cittadini, se vorranno mantenere il vecchio apparecchio televisivo, dovranno acquistare un decoder, mentre chi è già in possesso di tv predisposte non dovranno far altro che imparare ad usare le nuove funzioni.

Si sconsiglia di spendere troppi soldi per un decoder e soprattutto di acquistare quelli a sistema Mhp interattivi , apparecchi ultra moderni che applicano tecnologie che ancora in Italia non vengono utilizzate o che non esistono. Un decoder costa anche 20 euro e sarà sufficiente, i primi anni, a prendere familiarità.

Dal punto di vista qualitativo, non dovrebbero esserci problemi di copertura, bensì di ricezione. Quindi pur essendo un territorio, quello marchigiano, montuoso e collinare in vari punti, dovrebbe riuscire ad attutire lo “switch off”, ossia il momento dello spegnimento dell’analogico, che avverrà in contemporanea per tutti i network e canali. L’importante è prepararsi per tempo e verificare, prima dell’avvento, gli impianti delle antenne.