Ne era rimasto uno a Chiarino, davanti al ristorante Palmieri ed anche questo è stato fatto saltare con un tale botto che ha fatto anche saltare i residenti nella zona. E cosi da Chiarino sembra ripartire una nuova "offensiva" contro gli speed check posizionati dal comune come dissuasori della velocità.
Era da tempo che i "vigili arancioni" non tornavano ad essere nel mirino dei vandali che avevano letteralmente fatto fuori il 95% di quelli installati qua e là sul territorio fino a costringere l'amministrazione comunale a sostituirili con alcuni blindati.
Resta però il fatto che a parte gli autovelox corazzati di Romitelli e lungo la strada provinciale per Montefano (questi oggetti di attenzioni a base di vernice oscurante), tutti gli speed check arancioni non sono mai realmente entrati in funzione e se ne stanno, quei pochi ancora in piedi, a tentare di "impressionare" i guidatori che però oramai hanno capito che non funzionano, quelli distrutti invece a testimoniare l'inciviltà della gente e l'errore tattico di chi la commissionati di non proteggerli.
Fatto sta che in città e lungo le strade comunali si corre come prima e in qualche caso più di prima. La strada di Chiarino e quella dell'Addolorata due vere autopiste. Ma anche in città non si scherza lungo la circonvallazione. L'amministrazione Fiordomo a questo punto deve decidere se farli funzionare o no questi speed check, oppure lasciarli come deterrente che non spaventa più nessuno. Senza dimenticare i costi per la loro sostituzione in caso di distruzione.