Riflessione di Francesca Agostinelli e Paolo Malizia

Il nostro "Bel Paese" oggetto di desiderio di terre straniere nonchè oggetto nostrano di tutela del patrimonio paesaggistico, evidenzia, a  nostro avviso, una strana incoerenza.pannAgo
Viaggiando per le campagne possiamo scorgere tra querce, laghi, vigneti e campi di girasoli, dei bellissimi e profumatri metalli lucenti e così ci viene da esclamare: "è la luce di Dio?" No! Sono semplicemente dei pannelli solari. Sembra che l'autorizzazione ad installare tali pannelli, sia partita da una Legge Europea che permette a privati cittadini e pubbliche amministrazioni di metterli nei terreni. E da ciò deriva la nostra riflessione. Si spendono parole a iosa per difendere e tutelare il paesaggio ma poi si permette a pubblici e privati di oltraggiare il paesaggio stesso, mettendo nei campi e non sui tetti, i pannelli solari.
La domanda sorge spontanea, "di chi è la colpa di tale scempio?" Delle Amministrazioni di destra o di sinistra? Dei privati cittadini e del loro scarso senso civico?
La colpa è di noi tutti che per i nostri personali interessi, che cozzano con quelli relativi alla tutela dell'ambiente, ci avvaloriamo di una legge senza porci domande e soprattutto senza mettere in campo il senso di responsabilità, di rispetto e di appartenenza al paese in cui viviamo. Ed inoltre, come avverrà, in futuro,  lo smaltimento di questi pannelli?
Ai posteri l'ardua sentenza?
Paolo Malizia e Francesca Agostinelli augurano a voi tutti un felice e gioioso 2011!