Nota del Comune
Gino Taborro, ex artigiano, ora pensionato, vive e risiede a Recanati, autodidatta si é dedicato alla realizzazione di questa opera.
Per l'autore, tutto é ricchezza e si lascia catturare dai vari aspetti della vita così preziosa ed altrettanto personale. Flash di vita si radicano in lui e diventano quotidiana essenza che esprime con parole umili e le comunica in immagini reali e spontanee. Ama scrivere e leggere, perché si diverte, si distrae, si rilassa; i temi sono semplici: campagna, fiori, lembi di mare, vacanze speciali, vento impetuoso e tanti altri significativi ricordi, sempre e tutto con buona dose di fantasie.
In molte di queste piccole composizioni compare un profondo senso religioso e l'amore per la famiglia che rafforzano tutta la sua esistenza. La lettura della sua opera non permette corse veloce tra i versi, invita ad un esercizio di riflessione e di ripensamento. Sarebbe del tutto inutile cercarvi virtuosità strabilianti, ermetismi dentro i quali avventurarsi, grandiosità visionarie. Il terreno scelto dall'autore é la solida realtà, l'esperienza di vita vissuta, le gioie e le sofferenze che ci sono compagne quotidiane. Tutto da raccontare con la complicità del ricordo, a volte gioioso, a volte cupo, sempre in sintonia con la vibrazione del sentimento. Le foto utilizzate nell'opera, estrapolate dal catalogo "Pittore della memoria popolare" di Aldo Pompei di Recanati si coniugano in una perfetta simbiosi con l'estro dell'artista e l'ispirazione dell'autore. Sandra Eusepi, presentatrice della serata é stata l'abile cerimoniere della manifestazione chiamando sul palco Angela Catolfi, Monia Ciminari, Maria Luisa Marani, Giuseppina Mandolini, Simonetta Marconi, Francesca Prestano, Francesca Tata a leggere i versi del poeta Taborro, il tutto intervallato dalle note all'organo del M° Antonio Baleani per un felice connubio poesia e musica molto gradita.