Di Enzo Marangoni, capo gruppo consiliare Lega Nord

Apprendiamo dalla stampa la situazione poco chiara sulla gestione e scelte future che dovranno essere fatte dall’Astea Spa. In particolare siamo particolarmente preoccupati per la sua situazione economica del gruppo. Le società partecipate di Astea, in particolare la Geos ed altre società del Comune di Osimo, hanno perdite consistenti che graveranno sul bilancio Astea e quindi su tutti gli utenti recanatesi e non solo. Siamo preoccupati anche per che la sede attuale di Recanati (località Chiarino), di recente costruzione e costata circa 3 milioni di euro, che si appresta ad essere chiusa a favore di un nuova costruzione nel territorio osimano. Va sottolineato, tra l'altro, che l'attuale sede di  Recanati  è ampliamente sottoutilizzata. Sarebbe pertanto auspicabile trasferire tutta l'Astea a Recanati anzichè costruirne una nuova ad Osimo. Ciò è tecnicamente possibile ed economicamente molto vantaggioso.astea2

La chiusura della sede Astea di Recanati avrebbe come conseguenza l'ulteriore impoverimento del territorio recanatese  mettendo in difficoltà l’indotto e tutti i dipendenti che attualmente operano a Recanati. Bisogna opporsi a questo continuo depauperamento  del territorio recanatese. Perchè gli amministratori recanatesi di Astea tacciono? Perchè non difendono il loro territorio?

Questa decisione politica arrivata da Osimo e ratificata dal Vice Presidente Severini e dal consigliere Corsalini, entrambi recanatesi, è del tutto antieconomica. E' una decisione che  porterà  alla chiusura di una sede di recente costruzione del tutto baricentrica al territorio in cui opera Astea ed allo sperpero di ulteriore denaro. Come mai gli amministratori recanatesi di Astea acconsentono  a  costruire una ulteriore sede che sarà sicuramente sul territorio di Osimo e quindi non più baricentrica?  Come mai chi operava come Presidente qualche anno fa non alza ora un dito per difendere le scelte a suo tempo anche da lui fatte, cioè la costruzione della sede di Recanati? Come mai il socio di Astea “Comune di Recanati” non si contrappone alle scelte operate di fatto dall’unico socio “Comune di Osimo”? Non era sufficiente per il Sindaco Fiordomo rendersi prono alla già sconsiderata scelta, sempre imposta da Osimo, di estromettere il socio privato GPO per far posto a non si sa chi? Chi sta facendo progetti per vendere la sede di Recanati e costruirne una nuova in Osimo? E’ forse la stessa persona o lo stesso gruppo di interessi che ha progettato la sede di Recanati? Gli amministratori Astea di Recanati (ben tre) si limitano solo a ratificare scelte altrui senza entrare nel merito delle questioni? Perchè?

Questi sono alcuni  interrogativi a cui ci vorremmo risposte da parte  di Severini, Corsalini (rispettivamente vice presidente e consigliere di Astea Spa)  e Sampaolo (presidente di Astea Energia).  Anzitutto a loro debbono rivolgersi i cittadini recanatesi per evitare danni irreparabili  all'Astea, agli interessi degli utenti recanatesi di Astea, ai diritti dei dipendenti recanatesi di Astea.